Ricostruzione, Fli: "Stop al commissariamento". Verini: "Futuro sindaco al posto di Chiodi"

Per Fli al Comune dell'Aquila "il regime commissariale per la ricostruzione, con al vertice Gianni Chiodi, è stato un fallimento". In un incontro con i giornalisti, gli esponenti Fli hanno aggiunto di ritenere che il ruolo di commissario per la ricostruzione debba essere ricoperto dal futuro sindaco dell'Aquila, "a partire dalla scadenza commissariale, fissata a dicembre 2012".

Da qui una mozione, che oggi il consiglio comunale discuterà, per chiedere al sindaco, Massimo Cialente, di farsi promotore di "ogni azione per modificare il modello commissariale". Obiettivo - come spiegato in conferenza stampa dal capogruppo comunale di Fli in Comune, Enrico Verini, dal consigliere comunale Maurizio Leopardi e dal coordinatore comunale, Stefano Morelli - è quello di arrivare a fine 2012, alla scadenza del mandato del commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, con il ruolo affidato al nuovo sindaco dell'Aquila che sarà eletto alle amministrative della prossima primavera.

"Il sistema che prevedeva la figura del commissario da una parte e del sindaco dall'altra non ha funzionato - ha spiegato Verini -. Forse perché c'era un conflitto di competenze le due istituzioni finora hanno solo litigato".

"Il commissario per la ricostruzione deve occuparsi 24 ore su 24 della situazione dell'Aquila, e non può essere una persona che è contemporaneamente presidente della Regione e commissario per la Sanità". Per Verini, probabile candidato sindaco del partito finiano, "approfittando delle elezioni amministrative della prossima primavera gli aquilani potranno scegliere sia la figura del sindaco sia quella del commissario. Riteniamo che la città - ha spiegato - debba essere ricostruita dagli aquilani, non da altri".

Gli esponenti aquilani di Fli hanno concluso annunciando che, insieme con il coordinatore regionale, Daniele Toto, la settimana scorsa hanno incontrato il leader di Fli e presidente della Camera, Gianfranco Fini, che "si è reso disponibile - a farsi da tramite con il nuovo governo Monti per riportare la questione aquilana all'attenzione del'intero Paese".