Ricostruzione, Lolli: "Migliora la governance". De Angelis: "De minimis, possibilità di estenderlo"

Dopo il parziale accoglimento dei subemendamenti al dl sviluppo

20 Luglio 2012   15:06  

"Soddisfatti a metà, ma la cosa continua". Usa il consueto gerco il parlamentare Pd Giovanni Lolli, reduce da una maratona parlamentare iniziata lunedì e che ha portato al parziale accoglimento in Commissione delle proposte di modifica, presentate insieme al collega Marcello De Angelis del Pdl, al maxiemendamento del governo sull'Aquila al decreto sviluppo che approderà in aula la prossima settimana.

"Abbiamo l'ordinanza di chiusura che conterrà tutta la parte fiscale - spiega - poi abbiamo due decreti applicativi di questa norma e poi la legge di stabilità. Sull'ordinanza possiamo fare solo una pressione, ma gli altri sono provvedimenti legislativi quindi vengono in Parlamento e continueremo con la stessa serietà e radicalità con la quale ci siamo comportati in questa occasione".

"Sulle seconde case - spiega Lolli - abbiamo fatto un passo avanti ma rimane il problema della singola abitazione, che nel centro storico dell'Aquila è interamente rimborsata mentre negli altri centri no. Su questo bisogna insistere".

Respinta, in Commissione, la proposta di estendere i contributi del "de minimis" alle aziende dell'intero cratere.

"Il ministro Fabrizio Barca - ha spiegato però De Angelis - ci ha fatto notare che il decreto per il 'de minimis' è stato firmato non più di 25 giorni fa, se lo avessimo modificato sarebbe decaduto e sarebbe stato necessario riscriverlo e riiniziare l'iter con conseguenze negative sulle aziende. Ci hanno garantito sostegno ad una ulteriore proposta che potrà intervenire sull'applicazione del provvedimento. C'è stata comprensione del problema per intervenire e una assoluta apertura sulla possibilità di intervenire. Ora - ha concluso - vanno trovate modalità e contesto".

Sull'allarme lanciato dal Pdl aquilano sul rischio che i fondi del "de minimis" si sarebbero potuti perdere a causa di beghe burocratiche tra il governo italiano e l'Unione europea, De Angelis ha spiegato: "C'è un problema che riguarda il rapporto tra uffici con l'Ue, riguarda la tempistica con cui l'applicazione di questo provvedimento doveva essere comunicato all'Europa. E' una questione che va chiarita tra uffici. 

Credo - ha aggiunto - che l'orientamento politico del governo alla luce dell'approvazione di queste modifiche al maxiemendamento è in controtendenza rispetto al rischio di vanificare l'intervento".

di Marco Signori
riprese Diego Lepiscopo
montaggio Marialaura Carducci 


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