Ricostruzione e Abruzzo Engineering, arrivano due commissioni
Due nuove commissioni, entrambe istituite per volontà unanime delle forze politiche, l'una d'inchiesta su Abruzzo Engineering, l'altra “per monitorare il processo di ricostruzione” sono le principali conclusioni a cui è giunto ieri il Consiglio regionale.
Un'intera mattinata a discutere dello scandalo rifiuti che ha coinvolto importanti pezzi della maggioranza di centrodestra in Regione aveva fatto temere un nuovo rinvio della discussione sulla ricostruzione, tanto da far scaldare gli animi dei comitati cittadini aquilani presenti fuori e dentro l'aula, ma con un comportamento sempre civile, tanto da guadagnarsi, a fine giornata, il plauso del presidente Pagano.
Il dibattito mattutino è ruotato tutto attorno all'intervento con il quale il governatore Chiodi ha aperto la seduta, senza mancare dal togliersi qualche sassolino dalle scarpe.
E poi, governatore a testa bassa contro stampa e magistratura, si facciano “più processi e meno arresti” ha detto, difendendo a spada tratta l'operato della sua giunta, come a voler dire se qualche pecca c'è stata, è di natura personale e poi, chi non ha scheletri nell'armadio. Proprio questa concezione gli è stata più volte contestata durante la lunga giornata in aula dai diversi esponenti dell'opposizione.
Ieri, è stata anche la giornata delle ammissioni per Chiodi, che incalzato dal centrosinistra ha sconfessato quanto dichiarato negli ultimi mesi: Carmine Tancredi, suo collega nello studio teramano da commercialista e cugino del senatore Pdl Paolo, ha avuto dalla presidenza della giunta regionale un incarico da 12mila euro per “analizzare la situazione economico-finanziaria e la fattibilità del piano industriale di Abruzzo engineering”. Una consulenza, peraltro – gli rimprovera l'opposizione – che non compare nel sito della Regione.
Nelle interviste il presidente della Regione Gianni Chiodi e il capogruppo Pd all'Emiciclo Camillo D'Alessandro.
