A L'Aquila è caos calmo, come l'incendio che cova sotto la cenere, in questi giorni decisivi per la partita della ricostruzione post-sismica.
E' un dato di fatto, oramai assodato, che il governo non sa dove trovare i soldi, almeno un miliardo di euro per il 2013, per finanziare i progetti pronti e approvati e per far partire finalmente dopo quattro interminabili anni i cantieri nel centro storico dell'Aquila e in altre decine e decine di paesi del cratere simsico abruzzese.
Prossimo passaggio decisivo è un incontro a Roma di mercoledì prossimo, con il presidente del Consiglio Enrico Letta e vari ministri. Nell'attesa oggi il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha incontrato i sindaci del cratere sismico anche in vista di una nuova mobilitazione di protesta, nel caso che dal governo arriveranno mercoledi prossimo le solite promesse e nessun fatto concreto.
E ha poi accolto l'ex sindaco di Pescara, e probabile candidato presidente di Regione Luciano D'Alfonso, che ha ribadito la necessità di ricompattare tutti gli abruzzesi intorno alla battaglia comune a favore della ricostruzione post-sismica.