Ricostruzione: fine del commissariamento, domani mozione in Consiglio comunale

08 Febbraio 2012   12:11  

"Nel Consiglio di domani, finalmente, arriverà in aula la discussione della nostra mozione sulla fine del Commissariamento Chiodi che potrà riconsegnarci le chiavi della città". Lo annunciano i consiglieri comunali Enrico Verini e Maurizio Leopardi di Fli.

"Al 3 punto dell’ODG infatti, c’è la nostra proposta che prevede, alla scadenza del suo mandato a dicembre 2012, la fine del commissariamento Chiodi e il successivo passaggio di questo ruolo nelle mani del futuro Sindaco che scaturirà dalle amministrative di maggio, chiunque esso sarà.

Partendo dall’antico detto che 'quando ci sono troppi galli a cantare, non si fa mai giorno', e soprattutto constatando come siano andate male le cose in questi 3 anni post sisma - spiegano Verini e Leopardi - vogliamo eliminare per il futuro la duplicazioni di ruoli e di competenze che in questa città, anziché favorire meccanismi snelli, ci hanno condotto nella palude delle polemiche infinite, delle troppe chiacchiere e di nessun fatto.

Deve essere il Sindaco, nei prossimi anni, ad avere la piena responsabilità della ricostruzione, senza poter scaricare colpe su altri, senza alibi più o meno giusti.

Se la figura del Commissario coinciderà con quella del Sindaco, riteniamo inoltre che si realizzerà da se l’auspicato principio della partecipazione e della condivisione nella stesura delle ordinanze che ci riguardano e che quindi finalmente potrebbero subire una doverosa (ma snella) discussione preventiva, tale da perfezionarle in questa fase, piuttosto che infinite polemiche ex post, dopo l’emanazione, con tutti i ritardi e i guasti che conseguono da tale metodo fino ad oggi vigente.

Non è più tempo di polemiche che hanno sfinito noi tutti, e quindi non ci preoccupiamo di impartire giudizi sui 2 litigiosissimi artefici della non-ricostruzione aquilana, Chiodi e Cialente, ma è arrivato il momento di smontare il meccanismo che ne prevedeva una convivenza oggettivamente difficile.

Alla prossima amministrazione e alla città, va consegnato almeno un modello in grado di funzionare, semplificando, togliendo divieti, doppioni, strutture obese burocraticamente, eliminando, una volta per tutte, la pletora di commissari, vice commissari, esperti di ogni materia, che purtroppo e per colpe, son caduti nella tentazione di disegnare a tavolino una ricostruzione solo virtuale, ma di fatto impedita da norme sempre incomplete, come anche l’ultima in materia di ricostruzione dei centri storici, che nulla dice e nulla permette sulle 2 case, sugli edifici commerciali e a uso ufficio, che però sono presenti in alta percentuale nel patrimonio immobiliare del centro storico.

Questa votazione, sarà anche il momento in cui non ci si potrà nascondere; vedremo finalmente chi davvero vuole un modello senza commissari esterni, e chi invece, pur criticandola pubblicamente, sotto sotto è andato a braccetto con l’attuale struttura commissariale. Vedremo chi immagina una città che deve responsabilizzarsi e rimboccarsi le maniche, e chi invece abbraccia la mentalità amministrativa da profondo sud che aspetta,inerte e imbelle, aiuti esterni, preferendo l’arte della lagna a quella del fare, smorzando ogni anelito di iniziativa che è forse l’aspetto che più manca in una città colpita da una tragedia, ma dove esiste anche un potenziale altissimo di opportunità che non possono essere sprecate".


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