Ricostruzione: giorni contati per Sge e vice commissari. Rigore per le spese

24 Marzo 2012   12:10  

Ancora pochi giorni di lavoro per i due vice commissari alla ricostruzione, Antonio Cicchetti e Luciano Marchetti, insieme alla Struttura per la gestione dell'emergenza cessano le loro funzioni il 31 marzo. La struttura commissariale deve ridurre i costi del 30% rispetto allo scorso anni, e uffici territoriali saranno istituiti a servizio dei Comuni riuniti in Aree omogenee. Gli stessi Comuni, è stabilito una volta per tutte, possono avvalersi delle Università per la stesura dei Piani di ricostruzione.

Sono alcune delle principali novità contenute nella nuova ordinanza, la 4013, firmata dal premier Mario Monti. Il testo è il frutto degli incontri avuti dal ministro Fabrizio Barca con il commissario Gianni Chiodi e i sindaci del cratere.

Il cambio di rotta, ispirato dalla filosofia della trasparenza e del rigore, interessa anche e soprattutto i privati, che prima di richiedere il contributo dovranno acquisire cinque preventivi da altrettante imprese e tre offerte da progettisti.Sforbiciata poi ai compensi degli amministratori di condominio, che percepiranno una percentuale inversamente proporzionale all'entità del contributo.

L'ordinanza punta anche a velocizzare i tempi di avvio della ricostruzione pesante. Così sono introdotte penali per chi tarda ad affidare i lavori o a chiudere i cantieri, che si sostanziano nel taglio del contributo riconosciuto e concesso.

Fin qui, il rigore. C'è poi la trasparenza, nel nuovo corso dettato dalla gestione Barca. Ogni ditta dovrà iscriversi ad un apposito elenco consultabile in prefettura, dove ciascun cittadino potrà verificarne la solidità finanziaria, piuttosto che l'esclusione da ogni tipo di collusione con la criminalità organizzata. Nasce una struttura di comunicazione e uno sportello informativo.

Poco più di 187 milioni la somma stanziata, servirà tra le altre cose, per continuare a tenere in piedi la filiera che esamina le pratiche, ma anche per Vigili del fuoco ed Esercito, per il personale in servizio alla struttura commissariale e al Comune dell'Aquila, e per liquidare gli indennizzi a quei proprietari ai quali furono espropriati terreni per realizzare strutture durante i primi mesi dell'emergenza.

Il Cipe, intanto, ha deliberato lo stanziamento di 710 milioni di euro destinati alla ricostruzione. Serviranno per gli edifici privati, per quelli pubblici del centro storico, per interventi sulle reti idriche, per la manutenzione dei Musp e per il sostegno alle attività produttive in affanno. 6,7 milioni di euro anche per il tribunale di Chieti.


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