Ricostruzione: l'ordine degli ingegneri fa ricorso contro l'ordinanza sulle case "E"

20 Gennaio 2012   13:06  

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila congiuntamente agli Ingegneri Sergio De Paulis e Diamante Leone, proprietari di  unità abitative classificate “E” nel Comune di L’Aquila, hanno proposto ricorso nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Dipartimento della Protezione Civile, presso il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, per l’annullamento  dell’art. 3, comma 3 3945/2011 come sostituito dall’art. 3, comma 1 dell’OPCM O.P.C.M. 8-11-2011 n. 3978, recante “Ulteriori interventi urgenti diretti a fronteggiare gli eventi sismici verificatisi nella regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009 e ad accelerare il processo di ricostruzione degli edifici ubicati fuori del perimetro dei centri storici. A renderlo noto è il presidente dell'Ordine Paolo De Santis.

Gli ingegneri, in particolare, contestano l'Ordinanza n. 3978 pubblicata nella Gazz. Uff. 15 novembre 2011, n. 266, nella parte in cui dispone che “la parte di contributo relativa al compenso… del progettista e del direttore dei lavori viene…decurtato del 5%  per ogni mese di ritardo rispetto alla data stabilita di fine lavori”.

"Tale ricorso - spiega De Santis - si è reso necessario per tutelare la dignità e la responsabilità dei Professionisti, lì dove con un articolo, anche contrario alle disposizioni di legge sui lavori pubblici, si impone una penale ai tecnici e non all'impresa, come logica avrebbe consigliato, per i ritardi nello svolgimento dei lavori, e per i quali il Professionista non dispone di strumenti per imporre il rispetto degli stessi ad eccezione del solo rapporto contrattuale fra il Committente e l’Impresa".


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