Ricostruzione: manifestazione a L'Aquila del MIA CASA

14 Settembre 2012   10:15  

 L'ex parlamentare Pio Rapagnà ha reso noto che martedi' prossimo, alle ore 10.00, davanti alla sede del Palazzo dell'Emiciclo a L'Aquila il 'Mia Casa' terra' una manifestazione pubblica dei cittadini, assegnatari e inquilini 'ovunque sfollati', per chiedere al Consiglio regionale, al Presidente della Regione, al Sindaco dell'Aquila, al Provveditorato per le Opere Pubbliche, all'ATER e al Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, "che si diano tutti molto, ma molto di piu' da fare, per una rapida riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza antisismica delle Case Popolari, degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, e insieme, per la ricostruzione della intera Citta' dell'Aquila e del centro storico".
"L'Ufficio di coordinamento per la ricostruzione - afferma Rapagna' - nei giorni scorsi ha reso noto che il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, ha disposto il trasferimento di 1,57 milioni di euro da destinare alle ditte che hanno eseguito i lavori per conto del Provveditorato alle Opere Pubbliche (euro 406.584,66), all'ATER di Teramo (euro 104.010,02) e ai Comuni per gli interventi di riparazione e/o ricostruzione degli immobili classificati A, B, C, E (Euro 1.064.904,61). Gli ordinativi di pagamento sono gia'' stati depositati presso la Banca d'Italia, filiale di L'Aquila". 
 "Perche' - si chiede il responsabile di 'Mia Casa Abruzzo' - il Commissario straordinario alla ricostruzione, la Regione Abruzzo, il Comune e l'ATER dell'Aquila, il Provveditorato alle Opere Pubbliche hanno perduto tutto questo tempo, allungando 'il brodo' della ricostruzione sia leggera che pesante su tutto il territorio aquilano?".
Il Mia Casa d'Abruzzo "chiede, con ancora piu' forza, alla Regione Abruzzo di affrontare di petto il problema abitativo attraverso la organizzazione di una 'Conferenza regionale straordinaria' che elabori un 'piano sociale' di intervento per il rilancio, la riqualificazione, la ricostruzione e la messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica".
Per Pio Rapana' "non e' piu' sostenibile il fatto che una famiglia debba dipendere da 'carrozzoni' inefficienti e costosi come sono le 5 ATER della Regione Abruzzo e come lo saranno le nuove Aziende 'trasformate' in altrettante ATER o ARCA previste dai rispettivi progetti di legge della Giunta Regionale di centrodestra e del Gruppo Consiliare regionale del PD. L'ex parlamentarde conclude sostenendo che "ogni costo e ogni spreco da parte di 'enti strumentali' della Regione Abruzzo vanno gia' e ancora di piu' andranno a gravare sul bilancio degli Inquilini e degli Assegnatari della Edilizia Residenziale Pubblica, pesantemente colpiti dalla crisi economica, dalla mancanza di lavoro e dall'aumento delle tariffe di tutti i servizi essenziali". 


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