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Non si placa lo scontro sul piano di ricostruzione dell‘Aquila.
Il leader dell’opposizione Giorgio De Matteis mostra un documento dell’Università di Firenze, inviato al ministro Barca, al commissario Chiodi e al sindaco Cialente, in cui si rivendica la paternità di alcuni allegati allo strumento urbanistico.
Il Dipartimento di Costruzioni e restauro dell’Ateneo fiorentino chiede chiarimenti in merito all‘”utilizzo non autorizzato di materiale di studio elaborato dal dipartimento”.
"Nel prendere visione degli elaborati del Piano di Ricostruzione - scrivono il direttore Mario Di Stefano e il responsabile scientifico Giuseppe Centauro - abbiamo dovuto purtroppo rilevare l'incredibile operazione di "copia e incolla" effettuata dall'Assessorato alla Ricostruzione ai danni di questo Dipartirmento".
Una querelle che rischia di finire a carte bollate.
L’assessore Pietro Di Stefano, infatti, spiega che il Comune ha siglato un accordo con l’Università toscana che prevedeva l’utilizzo dello studio per attività istituzionali”.
“Le parti - è scritto - hanno pari diritti sui risultati della ricerca che pertanto potranno essere liberamente utilizzati all’interno delle proprie strutture e nell’ambito delle proprie attività istituzionali precisando che l’eventuale utilizzo per pubblicazioni o la divulgazione scientifica dovranno essere concordati“.
Secondo il Comune, dietro la missiva del Dipartimento dell’Università di Firenze, ci sarebbero interessi economici: “La collaborazione con il dipartimento si è conclusa nel 2011 perché lo stesso - ha spiegato Di Stefano - ha avanzato un’esosa richiesta di finanziamento di 2 milioni e 200mila euro. Proposta rispedita al mittente dall’amministrazione”.
Contro il Comune, è intervenuto anche il responsabile regionale dell’Udeur Mimmo Srour. Per l’ex assessore “i danni fatti da questa amministrazione rischiano di superare quelli del terremoto“.
(MS)