Ricostruzione, tecnici, ditte: ecco come sapere chi lavora a L'Aquila e per quanti soldi

09 Luglio 2012   11:05  

Il consigliere comunale di Appello per L'Aquila Ettore di Cesare ha messo a punto e reso disponibile in rete, un utilissimo sistema di consultazione per monitorare le pratiche B, C e E della ricostruzione post-sismica aquilana, aggiornato al giugno 2012, che consente di sapere quali sono i tecnici e ingegneri che hanno ottenuto più commesse, l'entità dei finanziamenti richiesti e quelli ammessi,  dove e per quanto lavora ciascuna ditta, lo stato dell'arte di ciascuna pratica.

Questo il link dell'applicazione, a seguire un video che spiega come si consulta.

 

Per quanto riguarda le ditte impegnate nella ricostruzione, con un semplice click il cittadino può sapere ad esempio che a fare parte del leone è per ora la Consta spa di Roma con 83,795,569, in termini di progetti e contributi richiesti, di cui 36 milioni già ammessi, seguito dalla Taddei spa, Consorzio Collemaggio, I Platani,  Edil 2000, Cme Consorzi.

Per quanto riguarda i tecnici, può essere utile sapere che per ora stanno sopra i 50 milioni di contributi richiesti, gli ingegneri  Antonello Salvatori, Paolo Petrella , Volfango Millimaggi, Roberto Scimia, Roberto Arduini , Gianfranco Ruggieri .

Il consigliere comunale Piero Di Piero ha lavori che valgono un contributo statale di 21,9 milioni di euro, di cui 5,7 già ammessi.

'' La partecipazione - spiega il consigliere comunale Ettore Di Cesare - non può prescindere dalla disponibilità dei dati, primo tassello per la trasparenza. Infatti se il divario informativo tra gli interlocutori è troppo ampio (io so tutto, tu nulla), il confronto è falsato in partenza e non possono avviarsi sinceri percorsi di partecipazione. Le informazioni, in particolare nella nostra situazione, non possono prescindere dai dati che devono essere aperti e verificabili.

Come è importante che vengano pubblicati in formati aperti, ovvero riutilizzabili da tutti in maniera semplice, in modo tale che cittadini e organi di informazioni li possano analizzare e trarne conclusioni e notizie.

Per tutte queste ragioni abbiamo preso i “fogliacci” pdf pubblicati dal Comune sulle pratiche B, C e E, gli abbiamo dato una pulita, fatto un pò di controlli di congruità e trasformati in dati aperti (open data) a disposizione di tutti. Speriamo - prosegue di Cesare - possano essere utili a cittadini, ricercatori, ad altri che vogliono sviluppare applicazioni web e a giornalisti che magari potrebbero cimentarsi con il data journalism. Più persone li usano, più analisi si fanno, più informazioni circolano maggiore è il grado di trasparenza.

In perfetto spirito di condivisione e cooperazione come la filosofia dei dati aperti impone. Parliamo di oltre 18.000 pratiche B, C e E, tutti i dati dalle date di presentazione a quelle di ammissione del contributo, gli importi, i tecnici e le imprese.''

Abbiamo anche messo in piedi un veloce sistema (ne serve uno migliore, magari lo facciamo insieme) che permette di interrogare i dati e georeferenziato le pratiche su mappa. In questo modo si possono vedere per esempio le distribuzioni delle pratiche sul territorio, sapere gli importi dei lavori complessivi di ogni singola impresa e dei tecnici.''


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