Si attenua l’allarme per la presenza della microalga potenzialmente tossica Ostreopsis ovata lungo i litorali di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni e Vasto Marina. Le analisi effettuate dall’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente (Arta) sui campioni di acqua prelevati ieri mostrano una significativa riduzione della concentrazione di queste microalghe nei tratti di mare interessati.
In particolare, sulla costa ortonese, i valori sono rientrati al di sotto dei limiti di legge, eliminando la fase emergenziale. Nel tratto di mare a 350 metri a nord della foce del fiume Moro, dove l'8 agosto si era registrata una concentrazione di 47.760 cellule per litro, i valori sono scesi a 3.400 cellule per litro. Analoghi miglioramenti sono stati osservati nei punti di prelievo a nord di Punta Macchiola e del fosso Cintioni, con valori rispettivamente di 80 e 920 cellule per litro.
Anche a San Vito Chietino, la situazione è migliorata, con concentrazioni irrisorie nei tratti a sud del fosso Cintioni e a nord della foce del fiume Feltrino. Tuttavia, permane uno stato di allerta nella zona antistante Cala Turchino, dove la concentrazione è di 12.520 cellule per litro, ancora ben al di sotto delle 56.730 unità registrate nei giorni scorsi.
Sul litorale di Rocca San Giovanni, la situazione è rassicurante, con solo un’area – antistante il km 482,700 della SS16 – dove lo stato di allerta persiste con 13.240 cellule per litro. I valori rilevati lungo la costa vastese risultano ampiamente nei limiti di legge.
Le microalghe Ostreopsis ovata, che proliferano su fondali rocciosi, possono causare sintomi respiratori e cutanei nei bagnanti o nelle persone che si trovano lungo il litorale in condizioni di fioriture e mareggiate. Tra i sintomi più comuni ci sono rinite, faringite, laringite, bronchite, febbre, dermatite e congiuntivite. Si raccomanda inoltre di evitare il consumo di frutti di mare crudi provenienti dalle aree dove è stata rilevata la presenza dell’alga tossica.