Rifiuti campani per sanare il debito del Cogesa

Discarica di Noce Mattei

25 Settembre 2008   14:00  
Previsto per oggi l'incontro tra il Sindaco di Sulmona Fabio Federico e il Presidente della Commissione Ambiente Roberto Gentile, in merito all'acquisizione da parte della discarica di Noce Mattei di alcune tonnellate di rifiuti campani, al fine di risanare il bilancio del Cogesa in rosso di circa 500 mila euro.
Si tratterebbe di ricevere circa 30/40 tonnelate di pattume al giorno proveniente dalla Campania per un periodo di "almeno" 4 o 5 mesi. La cosa ha già fatto discutere.

Il Cogesa è una società a responsabilità limitata di circa 37 dipendenti, i cui introiti sono connessi unicamente alle quote che i 25 Comuni soci stanziano per la consegna dei rifiuti.
Il deficit accumulato sarebbe dovuto ad un insieme di fattori ancora non ben specificati,tra i quali il mancato pagamento da parte di alcuni Comuni delle somme dovute, e l'avvio della raccolta differenziata che ha comportato una diminuizione della quantità di rifiuti da smaltire nell' impianto.

Secondo Gabriele Gianni, Presidente del CdA del Cogesa, l' assorbimento del pattume campano oltre a riportare l'impianto di Noce Mattei alle funzioni di pieno regime, comporterebbe anche un ridimensionamento della tariffa prevista per il deposito dei rifiuti, attualmente di 137,66 euro a tonnellata, che scenderebbe in tal modo di circa 11 euro.
Ma c'è chi, come il primo cittadino di Sulmona, non si accontenta del palliativo relativo al risparmio in bolletta e vuole vederci chiaro: Fabio Federico infatti ha già espresso la sua preoccupazione in relazione alla natura potenzialmente pericolosa dell'immondizia partenopea, e proprio nella giornata di oggi dovrebbe formalizzare i quesiti da porre il prossimo venerdì al Cogesa, rigurdanti questioni come la provenienza degli scarti, i dati relativi alla ditta privata incaricata della consegna (la Ecamit di Salerno), la qualità e la sostenibilità delle sostanze contenute nei rifiuti, il pretrattamento del pattume da effettuarsi assolutamente prima del suo rilascio nella zona comunale, le analisi e i controlli tossicologici che dovrà effettuare l' Arta, l' assegnazione dei codici in riferimento alla tipologia dei materiali, e molto altro ancora di cui la discarica di Noce Mattei dovrà rendere conto, se decide di aprire le porte alla spazzatura campana.

Ad ogni modo, la decisione, fissata per il 6 ottobre prossimo, spetta al CdA del Cogesa, il quale per legge non è vincolato dall' eventuale parere negativo del Comune.
Un' autonomia decisionale che non ha impensierito soltanto il Sindaco, ma sembra abbia suscitato timori e dubbi anche nei cittadini di Sulmona e delle zone limitrofe, già provati dalle emissioni di gas maleodoranti provenienti dall' impianto, e dai possibili disagi igenico-sanitari che i "nuovi arrivi" potrebbero cagionare.
Intanto mentre Gabriele Gianni assicura l' innocuità degli scarti campani in arrivo, in Comune si cerca freneticamente una delibera di giunta del 2004, che vieterebbe alla discarica di assorbire rifiuti "extracomprensoriali" , e ossia non inclusi tra i soci Cogesa.


GDC


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