Rimozione macerie, assemblea dei sindaci. L'esordio di Cicchetti

L'ex Teges diventerà un parco

14 Ottobre 2010   14:19  

Assemblea plenaria dei sindaci del cratere sismico oggi a L'Aquila, per fare il punto sulla situazione sul fronte della rimozione delle macerie. Secondo il rapporto del Legambiente di questo passo ci vorranno 69 anni. Dati astratti secondo la struttura commissariale, perché la rimozione delle macerie è un problema che andrà affrontato contestualmente alle demolizioni e alle ristrutturazioni e perché buona parte delle macerie ad esempio si trovano dentro i palazzi in cui occorrerà intervenire.

Il Commissario ha poi fornito il dato sulla quantificazione del materiale derivante dai crolli e dalle demolizioni effettuata dall'ITC-CNR sulla base dei dati forniti dai Vigili del Fuoco: i volumi stimati in mc risultano compresi tra 2.000.000 - 2.650.000 sull'intero cratere sismico, mentre nel Comune dell'Aquila la valutazione ascilla tra 1.125.640 e 1.305.617 mc.

 Intanto due buone notizie. Il sito ex -eges di Paganica, assolto il suo compito di area di stoccaggio sarà ripristinato e diventerà un parco. Entro sei mesi aprirà finalmente il sito di stoccaggio di Barisciano.

E' stato inoltre definito il cosiddetto criterio della "solidale ridistribuzione" con il quale si definisce il ri-posizionamento delle macerie presso siti in ambiti territoriali vicini che abbiano la capienza e la tecnologia idoneo al loro trattamento e stoccaggio e soddisfino i requisiti di convenienza economica e rispetto delle istanze del territorio.

L'assemblea ha rappresentato il battesimo di fuoco, o meglio di pietra, per il vice-commissiario Antonio Cicchetti. Che parla di gioco di squadra, una banalità che però non convince gioco di squadra e accusa il ministro Prestigacomo di aver fatto perdere molto tempo.

 

IL COMUNICATO STAMPA DELLA SGE

Si è tenuta stamane a Palazzo Silone a L'Aquila una importante riunione sul tema delle macerie tra il Commissario Delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi e i Sindaci del cratere, alla presenza anche del nuovo Vicecommissario Antonio Cicchetti e dell'arch. Gaetano Fontana, coordinatore della Struttura Tecnica di Missione. Il Commissario Chiodi ha aperto la riunione con un lungo intervento volto a fare il punto della situazione sulla rilevante questione delle macerie; le attività svolte fin'ora hanno portato nel Comune dell'Aquila all'allestimento di sei piazzole di conferimento delle macerie nelle zone maggiormente danneggiate del centro storico dove si attua la prima selezione finalizzata alla separazione dei manufatti di interesse storico e artistico. Al termine del ciclo di trattamento sono ottenuti materiali idonei al riciclaggio, materiali inerti idonei per il riutilizzo nelle costruzioni o per il ripristino ambientale e materiali non ulteriormente trattabili da avviare a discarica. Sono stati poi predisposti e concordati a livello tecnico una serie di provvedimenti e atti per la gestione delle macerie: innanzitutto, i Protocolli d'Intesa sui siti di smaltimento delle macerie, quello sul "Polo Tecnologico pubblico per lo stoccaggio provvisorio, trattamento e smaltimento delle macerie pubbliche nel territorio del Comune di Barisciano" e quello per le "Azioni di recupero e riqualificazione ambientale della cava ex-Teges in località Pontignone di Paganica. Un altro atto normativo di fondamentale importanza è il decreto commissariale n.18 del 22 Settembre 2010 con il quale è stato autorizzato il conferimento e lo smaltimento delle materiale non riciclabile presso la discarica per rifiuti non pericolosi del COGESA di Sulmona e i due accordi, uno di collaborazione con l'Università dell'Aquila e l'altro di convenzione con la Sogesid S.p.a. per il ripristino ambientale finalizzata a destinare a parco pubblico le aree della cava ex Teges in località Paganica. Il Commissario ha poi fornito il dato sulla quantificazione del materiale derivante dai crolli e dalle demolizioni effettuata dall'ITC-CNR sulla base dei dati forniti dai Vigili del Fuoco: i volumi stimati in mc risultano compresi tra 2.000.000 - 2.650.000 sull'intero cratere sismico, mentre nel Comune dell'Aquila la valutazione ascilla tra 1.125.640 e 1.305.617 mc. Sulla base di questa quantificazione delle macerie il territorio del cratere è diviso in "Ambiti territoriali" a seconda delle differenti situazioni ed esigenze e sono stati individuati dei criteri di operatività condivisi per ciascun sito in base alla collocazione sul territorio, alle caratteristiche e alla quantità delle macerie nell'ambito territoriale. E' stato inoltre definito il cosiddetto criterio della "solidale ridistribuzione" con il quale si definisce il ri-posizionamento delle macerie presso siti in ambiti territoriali vicini che abbiano la capienza e la tecnologia idoneo al loro trattamento e stoccaggio e soddisfino i requisiti di convenienza economica e rispetto delle istanze del territorio. Il fine è di consentire ai centri che hanno subito i danni più consistenti di trovare adeguata allocazione e trattamento delle macerie. La riunione con i Sindaci di oggi è servita alla verifica e alla condivisione degli ambiti territoriali e dei relativi siti di conferimento oltre che a individuare ulteriori siti e ad ascoltare le varie problematiche e le necessita dei Comuni.

 

''CHIODI AI SINDACI: PER QUALCUNO SIAMO BANDA DI DELINQUENTI, IN REALTA' SIAMO BANDA DI POVERI CRISTI''

"Per qualcuno c'é una banda di delinquenti in realtà siamo una banda di poveri cristi che cerca di ricostruire L'Aquila e il suo territorio dopo un tragico terremoto". Lo ha detto il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi che è anche presidente della regione Abruzzo, nel corso di una riunione con i sindaci del cratere del terremoto sul delicato argomento dello smaltimento delle macerie. In particolare il presidente Chiodi ha pronunciato la dura denuncia nel presentare il nuovo vicecommissario per la ricostruzione, Antonio Cicchetti, che in questa riunione ha fatto l'esordio dopo la nomina da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri e dopo le polemiche sulle scelte divampate soprattutto per il dissenso dei comitati cittadini i quali hanno sottolineato che è stato nominato un personaggio condannato dalla Corte dei Conti. Chiodi, nel presentare Cicchetti, ha sottolineato che "mi sono dimenticato di presentare il nuovo vice commissario perché pensavo che fosse noto visto che nelle passate settimane ci sono state piccole e incomprensibili preoccupazioni, strumentalizzazioni e letture che hanno dell'incredibile". 

CICCHETTI, SE NON SI FA SQUADRA DIFFICILE RIUSCIRE

"E' una grande sfida però se non si collabora, se non si fa squadra è difficile riuscire nell'impresa. Sono un aquilano e la nostra terra merita di essere ricostruita, so che cosa è L'Aquila e il suo territorio, ci vorrà un impegno enorme". Lo ha detto il nuovo vice commissario per la ricostruzione, Antonio Cicchetti, nella sua prima uscita pubblica, nel corso di una riunione del commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi con i sindaci del cratere. Cicchetti ha parlato brevemente senza fare nessun accenno alle polemiche e ai duri scontri seguiti alla sua nomina da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri rifiutando anche di rilasciare interviste ai giornalisti. "Avremo modo di conoscerci - ha continuato Cicchetti rivolgendosi ai sindaci - non entro nel merito devo prima rendermi conto della situazione. Devo precisare qual è la mia funzione che è quella di coadiuvare il presidente nella ricostruzione per completarla in tempi certi. E per fare questo serve conoscere ed è quello che farò con i sidnaci e con tutte le strutture che lavorano alla soluzione di questo immenso problema". Cicchetti ha poi sottolineato che all'Aquila non occorre solo ricostruire case e strutture pubbliche ma un intero tessuto sociale che si è sfasciato in pochi secondi". "E' un grande progetto per il quale serve l'ausilio di tutti intorno al quale serve la solidarietà di tutti al fine di fissare una data più o meno certa per ricostruire L'Aquila. E' questo l'impegno - ha concluso - che prendo davanti a tutti". 


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