Rincaro prezzi per rialzo materie prime?

Forte rischio del mercato

26 Febbraio 2011   10:48  

Le "tensioni" che si stanno registrando sui prezzi di diverse materie prime potrebbero determinare "una prossima e repentina ripresa della crescita dei prezzi al consumo". A lanciare l'allarme e' un rapporto dell'Ufficio studi Confcommercio che ha elaborato un esercizio di simulazione per mostrare il funzionamento del meccanismo di trasmissione dei prezzi dalle materie prime ai prezzi al consumo.
Ipotizzando un aumento a febbraio del prezzo del petrolio del 5% rispetto alla media delle quotazioni di gennaio e una contestuale crescita dei prezzi delle materie prime del 2%, sempre rispetto a gennaio, e successivo mantenimento dei prezzi di tutte le materie prime ai livelli di febbraio, secondo Confcommercio, si avrebbe una progressiva crescita dei prezzi al consumo che, alla fine dell'aggiustamento, cioe' con il completo assorbimento dello shock, risulterebbe pari al 2% circa per pane e cereali e per i lattiero caseari, al 2,1% per il complesso degli alimentari e allo 0,7% per il complesso dei beni di consumo. Questi prezzi sarebbero raggiunti entro giugno (entro luglio per i cereali). In termini tendenziali, invece, cioe' rispetto a giugno 2010, gli shock su petrolio e materie prime equivarrebbero a un +40% circa e si tradurrebbero in variazioni tendenziali dei prezzi al consumo pari al 10,2% per gli alimentari, all'8,7% per latte, formaggi e uova, al 5% per i cereali e al 2,8% per il complesso dei beni (alimentari e non alimentari).


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