Riordino degli enti: emendamenti e buone intenzioni

Cronaca dal Consiglio

17 Marzo 2009   12:31  

La legge di riordino degli enti strumentali, una priorità della politica abruzzese da svariati anni e legislature, è approdata oggi in consiglio regionale.
Il disegno di legge  intende riformare gli enti regionali entro 6 mesi dalla sua entrata in vigore secondo il principio di sussidiarietà, ovvero  gli enti regionali gestiranno solo quei servizi che non possono gestire gli enti locali o direttamente l’amministrazione regionale. Gli enti che non rispondono a questo requisito saranno accorpati o soppressi. Si stabilisce che gli enti vengano commissariati facendo ricorso dove è possibile al personale della regione. Vengono  fissati criteri più stringenti per la nomina degli organi di vertice, "che devono rispondere a criteri di moralità, professionalità ed esperienza, introduce controlli più stringenti del loro operato da parte della Giunta.

Buona l'intenzione, per l'opposizione, ma il ddl è una scatola vuota, e così Carlo Costantini illustra in aula una ventina di emendamenti per dare, parole del consigliere, cuore e sostanza alla legge. 
Il voto è previsto nel pomeriggio, dopo una sospensione neccesaria a studiare l'amissibilità degli emendamenti e non è escuso che qualcuno di essi venga accolto dalla maggiorana, che però difende l'impianto e l'autosufficenza del provvedimento.
In mattinata sono poi stati presentate interrogazioni sulla stabilizzazione degli ex-lsu della Val Vibrata,  per ottenere dal governo nazionale il riconoscimento di area di crisi per il polo industriale di Bussi, per il rifinanziamento del Centro di biologia delle acque di Giulianova.

FT


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