Rissa di Avezzano: le due verità

un ragazzo è in coma

23 Febbraio 2012   10:58  

Si intrica il mistero intorno alla rissa che in centro ad Avezzano ha portano in coma un ragazzo marocchino di 17 anni.

Potremmo chiamare la vicenda con il titolo emblematico: le due verità. Bisogna arrivare a una, quella comprovata, ma per adesso ci si deve accontentare delle versioni di entrambe le parti.

Versioni quanto mai contrastanti dell'accaduto. Ieri avevamo già riportato quella del titolare del bar e del figlio, rimasti lievemente feriti. I due italiani dicono di essere stati vittima di un tentativo di rapina perpetrato da un gruppo di ragazzi stranieri. In un primo momento il titolare sarebbe riuscito a cacciarli dal locale, ma solo per vederli tornare poco dopo armati di spranghe, pestare padre e figlio e fuggire dal bar.

Poco dopo sarebbe stato trovato il marocchino pestato e svenuto all'esterno del locale. Le domande che rimangono senza risposta in questa versione sono: chi ha pestato il ragazzo che ora è in coma? Per quale motivo? Sono forse stati i compagni? Nessuna risposta a tali domande.

Di contro c'è la versione dei ragazzi stranieri, che dicono che il tutto sia nato da una rissa scaturita nel bar per motivi futili, in cui sarebbe stato coinvolto anche un cliente e conclusasi poco dopo senza gravi conseguenze. I ragazzi sarebbero usciti dal locale, raggiunti da una macchina, dalla quale, in pieno stile da spedizione punitiva, sarebbero scesi alcuni italiani armati di spranghe e li avrebbero letteralmente attaccati.

Alcuni sarebbero riusciti a scappare, mentre il ragazzo marocchino di 17 anni sarebbe stato incastrato e pestato a sangue. I ragazzi avrebbero anche fornito ai carabinieri la targa della macchina.

Gli inquirenti sono quindi alle prese con una trama piuttosto intricata. Forse le immagini della telecamera di sorveglianza del locale potranno fornire qualche chiarimento.

 


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