Riviera pescarese: si rivede il fondale, scompare l'inquinamento

90 stabilimenti su 103 con abusi edilizi

07 Giugno 2008   09:14  

Svolta nel mare pescarese, che dopo dieci anni di indagini risultate negative, torna ad essere “lindo e pinto”.

Gli ultimi esami condotti dall’Arta a fine maggio e pubblicati qualche giorno fa, infatti, indicano un netto miglioramento persino nella zona vietata alla balneazione, quella nel tratto compreso fra il porto fino all’altezza di via Balilla.

In tutta la costa i livelli dei colibatteri sono sotto i limiti di sicurezza. Nel giro di due settimane, i valori degli inquinanti sono passati da picchi record, a livelli mai così bassi. Una risultato arrivato ad un soffio dalla bandiera blu di Legambiente, che Pescara non è riuscita ad ottenere.

Secondo gli esperti, questo cambiamento potrebbe essere dovuto a un gioco di correnti.

Nelle precedenti analisi del 5 maggio scorso, a 300 metri a nord del porto erano state rilevate ben 3.000 unità di coliformi totali per cento millilitri d’acqua, contro il limite massimo di 2.000 per la sicurezza della popolazione. Ora, negli ultimi esami, ne sono stati trovati solo 50. I coliformi fecali erano 500 nei precedenti controlli, contro il tetto di 100 e adesso sono 14. Stesso discorso per gli streptococchi fecali passati da 140, contro il limite di 100 stabilito dalla legge, a 16. Simile l’andamento riscontrato all’altezza di via Balilla.

I coliformi totali sono crollati da 600 unità, degli esami del 5 maggio scorso, a 100 degli ultimi esami. I coliformi fecali sono calati da 130 a 30; gli streptococchi fecali, da 60 a 8.

Nonostante il miglioramento, tuttavia, i divieti di balneazione ancora non potranno essere tolti, perché per troppo tempo le analisi dell’acqua hanno dato esito sfavorevole.

Progresso anche per il resto del litorale del capoluogo adriatico. Nelle analisi di fine aprile, all’altezza di via Mazzini erano stati sfiorati i limiti. Adesso i valori sono tornati normali. I coliformi totali non hanno superato le 25 unità; i coliformi fecali, 12; gli streptococchi fecali, 14. Ma il punto più pulito della costa è risultato all’altezza della rotonda Paolucci, dove l’inquinamento è praticamente inesistente. Basti pensare che è stato individuato dagli esami un solo coliforme totale in cento millilitri d’acqua e addirittura zero streptococchi fecali.

Meno bene la costa sud, dove a cento metri a sud del porto turistico, sono stati riscontrati 170 coliformi totali, 70 coliformi fecali e 8 streptococchi fecali.

In risalita, dopo anni di mare non proprio limpido, anche il tratto di costa di Montesilvano e Città Sant’Angelo. All’altezza di via Leopardi sono risultati solo 4 colitotali e in via Bradano uno soltanto. Sono saliti a 200 unità, dai 100 registrati nelle precedenti analisi, i coliformi totali nel tratto di costa a 300 metri a nord della foce del Saline. Infine, a 50 metri a sud della foce del torrente Piomba, i colitotali si sono fermati a 10 unità; i colifecali, a 2; gli streptococchi, a 5.

Si spera che tutto questo possa andare a beneficio dell’imminente stagione turistica e favorire una riscoperta della costa pescarese.

 

 

C’è meno da compiacersi sul versante degli stabilimenti. In base agli ultimi dati forniti dal Comune di Pescara, su 103, 90 stabilimenti balneari a Pescara hanno commesso abusi edilizi.

E già è iniziata la battaglia legale, con venti titolari di concessioni balneari che hanno presentato ricorso al Tar per far annullare i provvedimenti di demolizione delle opere realizzate senza permessi.

Spaesamento da parte di molti balneatori, che non sanno come comportarsi dopo essersi visto notificare i provvedimenti di demolizione. E come non ricordare il caso di Le Paoillotes, che ha ottenuto il dissequestro, ma solo dello stabilimento e non del ristorante.

Fa discutere anche il Piano spiaggia, approvato l’anno scorso dal Consiglio comunale, che ha suscitato le proteste dell’intera categoria e ricorsi per la rigidità delle regole.

In totale, insomma, sono solo una decina gli stabilimenti trovati in regola con la normativa in vigore, su un totale di 103. Sono tantissime le strutture realizzate senza permessi e in contrasto con le leggi di tutela della costa.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore