Roberto Straccia: per le ricerche in campo anche l'Fbi

05 Gennaio 2012   16:23  

Roberto Straccia, il 24enne di Moresco (Fermo) scomparso il 14 dicembre a Pescara, usava "tutta la tecnologia", attraverso telefoninini, computer fisso e portatile, Mp3, Apple, e il lavoro del perito nominato dalla Procura servira' ad analizzare tutti i dati gia' raccolti e quelli ancora da raccogliere dopodiche' saranno "prodotte delle ipotesi" sul suo allontanamento.

A spiegarlo e' il perito stesso, Fabrizio Davide, docente di Telecomunicazioni a Tor Vergata e gia' manager della Telecom utilizzato dalle forze dell'ordine per questioni legate alla sicurezza. Per il caso di Straccia e' stato individuato dal sostituto procuratore Giuseppe Bellelli e oggi era gia' a lavoro sui tabulati telefonici e informatici nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Pescara, affiancato da due esperti del Nucleo investigativo, coordinati dal capitano Eugenio Stangarone. "I carabinieri - spiega Davide - hanno gia' acquisito dati a livello nazionale e internazionale, facendo un lavoro di preparazione eccezionale. 

Alcuni provider informatici non presenti in Italia hanno gia' risposto altri devono ancora rispondere, per fornire i dati richiesti" (ad esempio quelli relativi a Facebook e ai motori di ricerca) e per ottenere tutto in tempi rapidi gli uomini del capitano Stangarone hanno contattato anche un detective dell'Fbi americana, che "ci sta dando una mano, considerato che abbiamo fatto decine di richieste" - dice proprio Stangarone. Attraverso un primo esame di tutti i tabulati (al momento non ci sono ancora i contenuti) si punta a individuare "lo stile di comunicazione, le abitudini, i modi e le preferenze" di Roberto Straccia.

Questa prima analisi statistica dei traffici, "per scoprire eventuali fenomeni che balzano agli occhi e scovare possibili inferenze statistiche esara' completata entro dopodomani - spiega sempre Davide - e poi nei prossimi giorni si lavorera' sui contenuti attesi dall'estero, e si fara' una analisi piu' raffinata". 

La mole e' ingente, visto che si passa dai telefonini al computer e quindi chat, mail, post, short message, Mp3 e altro ancora: Roberto "usava tutto". "I tempi che ci ha dato la Procura sono strettissimi - conclude il perito - per cui cerchiamo di fare presto, per produrre delle ipotesi che dovranno essere validate da carabinieri e Procura, nella speranza che esca una ipotesi investigativa considerato che ce ne sono gia' molte e le stiamo seguendo in base alle priorita'". 

Da parte dei carabinieri proseguono anche le ricerche, alla luce delle segnalazioni che arrivano, mentre per domani gli amici hanno organizzato una nuova battuta di ricerche a Pescara. Si ritroveranno alle 9 all'ingresso della Pineta Dannunziana lato mare, come gia' accaduto altre volte per poi raggiungere la "nave di Cascella" e tenere un sit-in per l'intera giornata, "per mantenere vive l'attenzione e la speranza". Lanciando un appello su Facebook a partecipare gli amici dicono "facciamo vedere quanti lo aspettano, con la sua famiglia".


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