Rocca di Cambio, cenni storici e turistici

06 Luglio 2012   15:14  

Rocca di Cambio È il comune più elevato d’Abruzzo e dell’intero arco appenninico: con i suoi 1434 m.s.l.m. sorge alle pendici del monte Cagno, in faccia al Sirente e alla Maiella, a cavaliere dell’altopiano delle Rocche, e alla grande e verde piana che fa da scenario ad un panorama tra i più vasti e luminosi d’Abruzzo.
Il paese ha origini simili a quelle degli altri paesi limitrofi, ma diverse sono le opinioni sul luogo e sul nome. Il nome è lo stesso del monte sovrastante (monte Cagno) mutatosi con il tempo in Cambio.
Intorno al 1000 era chiamata Rocca Ottonesca in onore di Ottone II. Spesso in lotta con la vicina Rocca di Mezzo per questioni di confine, fu occupata da Braccio da Montone nel 1423. Nel 1254 partecipò alla fondazione dell’Aquila.
Rocca di Cambio vanta tre pregevoli chiese: la chiesa di Santa Lucia (XIII-XIV sec.) di particolare interesse artistico sia per l’architettura sia per il valore degli affreschi che contiene. La facciata ha un portalino di tipo quattrocentesco, con capitelli corinzi rinascimentali, mentre di fattura più antica è il rosolino del dodicesimo sec. L’interno a tre navate mette in risalto sia le forme gotiche-romaniche del tempio sia l’incorniciatura cinquecentesca dell’altare. Una scaletta conduce alla sottostante cripta, che si divide in tre vani, anticamente usati come ossari, contenente un pregevole ciborio quattrocentesco. Gli affreschi sono senz’altro l’attrattiva più importante: risalgono al quattordicesimo sec. e rappresentano scene della vita di Santa Lucia e di altri Santi, la passione, la resurrezione, l’assunzione e l’ultima cena, quest’ultima sviluppata per tutta la lunghezza della parete.
Nella parrocchiale, dedicata a Santa Maria (XVI sec.) è da vedere un fonte battesimale del Cinquecento e un tabernacolo dipinto, opera di un artista abruzzese della fine del ‘400 inizio ‘500.
Nell’antica collegiata di S. Pietro (XIII sec.) sono conservate opere di grande valore artistico come: l’acquasantiera in pietra bianca del 1569, una statua in legno policromo del ‘500, una croce processionale (XVI sec.) con tre grani in rame dorato con fondo d’argento sbalzato a fiorami trecenteschi. Nel braccio inferiore sotto al crocifisso una cartolina trasversale reca la data MDII; una statua di terracotta policromata di S. Giacomo del XV sec.
Rocca di Cambio è località di soggiorno estivo e attrezzata località per la pratica degli sport invernali con numerose piste e impianti di risalita.


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