Roma. Giovane irlandese disperso nel Tevere. Si teme il peggio

Continua l'emergenza maltempo.

13 Dicembre 2008   17:42  

 

Roma. "Il Tevere in piena non è uno spettacolo, bisogna fare attenzione. Meglio non uscire". Le parole da molti ritenute "allarmistiche" del sindaco di Roma Gianni Alemanno non sono riuscite a scongiurare la tragedia che si è consumata questa notte alle 3, quando un giovane irlandese di 27 anni è stato inghiottito dalle acque impetuose del Tevere all'altezza di Ponte Mazzini. Dalle prime ricostruzioni sembra che il ragazzo, Vincent Thomas Wall, giunto con gli amici in Italia per partecipare ad un matrimonio, sia salito su un albero al fine di immortalare con una foto la potenza del fiume in piena, per poi perdere l'equilibrio e cadere nel Tevere sotto lo sguardo atterrito dei presenti. Nella spasmodica ricerca del corpo da parte dei Vigili del fuoco pare siano stati impiegati anche alcuni sommozzatori, ma fino ad ora a nulla sono valsi gli interventi: gli ultimi avvistamenti lo hanno segnalato nelle acque comprese tra ponte Sisto e Ponte Mazzini, si teme la disgrazia.

Una nottata di grande mobilitazione quella scorsa. Secondo la Protezione Civile la piena tanto attesa sarebbe arrivata intorno alle 24, innalzando i livelli del Tevere fino a quasi 13 metri. Un fenomeno di portata storica. Come previsto la città non è stata soggetta ad esondazioni, anche se i disagi relativi alla rete fognaria, ai trasporti e alle strade chiuse per allagamento si sono fatti sentire. Molte le persone ad assistere allo spettacolo naturale della piena, un evento che nonostante le polemiche sembra sia stato ben assorbito dalla Capitale, come anche dimostra la testimonianza di molti anziani che raccontando l'esperienza del 37, hanno messo in luce quanto fosse più pericoloso il fiume all'epoca, senza i continui controlli, le tecnologie sofisticate e gli argini solidi che lo contengono oggi.

Questa mattina qualche timido raggio di sole ha fatto capolino tra le nuvole cupe e gravide di pioggia del cielo romano, ma il pericolo sembra esser stato superato. Come ha spiegato il direttore Ufficio rischi naturali della Protezione Civile,Giovanni Menduni, allo stato attuale le condizioni del mare sono favorevoli al deflusso della piena, mentre rimangono due i punti di criticità: il primo è relativo ai barconi che hanno spezzato gli ormeggi all'altezza di Ponte S. Angelo dove le forze dell'ordine stanno ancora cercando di rimuoverli, il secondo riguarda il Passo di Sentinella a Fiumicino: all'interno dell'argine maestro del Tevere vi sono insediamenti abusivi che rischiano di cedere se le condizioni climatiche non dovessero migliorare. Sono 150 circa le persone che hanno ricevuto l'ordine di allontanarsi, ma sembra siano state solo 15 quelle effettivamente sfollate.

Mentre Roma si prepara in vista delle precipitazioni di domani, il maltempo continua a spargere disagi in tutta la Penisola: allagamenti, frane, esondazioni, nevicate ad alta e bassa quota, e mareggiate violente sulle coste continuano a richiedere l'intervento delle forze dell'ordine: la situazione più grave è stata registrata in Calabria, dove la violenza del clima ha ucciso due persone, una delle quali ha perso la vita in seguito al crollo di un ponte mentre cercava di soccorrere un conoscente. (Video sulla piena del Tevere tratto da Youtube )


GDC


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