SANITA´: VERINI (LD), BASTA CON I TAGLI A L´AQUILA

27 Febbraio 2008   12:21  
"Esprimo la massima preoccupazione per come si sta delineando l´assetto della sanità nelle aree interne.
L´Aquila e Castel di Sangro stanno perdendo reparti, presidi, specialità, posti letto e funzionalità nei servizi". Lo ha detto Antonio Verini, capogruppo dei Liberlademocratici in Consiglio regionale.
"Lo stesso San Salvatore, fiore all´occhiello della sanità abruzzese -prosegue Verini - rischia di diventare un ospedaletto di provincia". Secondo il capogruppo "il Piano Sanitario Regionale contraddice in modo vistoso le premesse e le attese sul riequilibrio territoriale: la spesa media pro-capite per la sanità in provincia dell´Aquila è già nettamente inferiore alla media regionale, e si vuole ancora tagliare" Verini avverte: "Non voteremo un piano sanitario fondato sulla logica dei tagli incrementali alla sanità aquilana.
Il capoluogo ha già dato negli anni passati, accettando grandi sacrifici e tagli di spesa. Ora basta. Ora è l´ora dello sviluppo. L´Aquila non può pagare ancora oggi il fatto di aver accettato tagli di spesa eccessivi in passato.
Il manager Marzetti - dice ancora Verini - la smetta di fare il pesce in barile e di giustificare i tagli con la mancanza di risorse, perchè la mancanza di risorse dipende da scelte sbagliate del passato che anche lui deve contribuire a modificare con determinazione. Scelte sbagliate che hanno portato a forti sottodimensionamenti delle piante organiche del San Salvatore, oggi privo di troppe professionalità soprattutto infermieristiche e tecniche. Scelte sbagliate che portano a gravi disagi in molti reparti, come il pronto soccorso, ed al vergognoso allungamento delle liste d´attesa per troppi esami diagnostici.
Scelte sbagliate e politicamente orientate - continua Verini - che portano ad inaccettabili ritardi nell´istituzione dell´azienda integrata Asl-Università, che non solo è un obbligo tassativo di legge, ma la cui realizzazione porterebbe pure a notevoli risparmi di costi. Perchè - si chiede il capogruppo dei Liberlademocratici - a Chieti la legge viene rispettata ed i docenti di Medicina sono tutti strutturati e l´Ospedale è clinicizzato da anni, mentre all´Aquila si continuano a rinviare adempimenti previsti dalla legge? Il manager Marzetti non ha nulla da dire su questo aspetto inquietante? Perchè all´Aquila viene violato il diritto-dovere fondamentale del docente di Medicina a svolgere l´attività clinica? Perche´ i tirocinanti di ematologia dell´Aquila devono andare a specializzarsi a Teramo, quando all´Aquila esistono le professionalità e la domanda per attivare un reparto di Ematologia?. L´elenco delle cose che non vanno potrebbe allungarsi. La misura è colma. Attendiamo e pretendiamo risposte dalle politiche sanitarie regionali e dal manager Marzetti, sempre nell´interesse del malato e del cittadino-utente.
La legge deve essere rispettata, anche all´Aquila, e - conclude Verini - non voteremo un Piano Sanitario Regionale che, com´è ora, stabilisce due pesi e due misure sempre a sfavore delle aree interne".






(AGI)

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