Riceviamo da Ettore Di Cesare, consigliere comunale di Appello per L'Aquila e publbichiamo.
''In un Paese opaco come il nostro la trasparenza è rivoluzionaria. Oggi tutti ne parlano ma pochissimi la applicano. Eppure, se solo si volesse veramente, i dati già ci sono: sono contenuti del SIOPE il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici.
La cassa di tutte le amministrazioni e gli enti pubblici, tutte le entrate e le uscite aggiornate quotidianamente e classificate secondo codici uniformi e quindi confrontabili.
Che fine fanno i nostri soldi insomma, giorno dopo giorno.
Aprire ai cittadini questo patrimonio informativo vorrebbe dire migliaia di occhi vigili perché quei denari non vengano sprecati, derubati, arraffati.
I Batman non verrebbero pizzicati dalla Corte dei conti ma dagli occhi di migliaia di cittadini. Pensate all’Aquila: la Regione ha trasferito delle somme? Chiodi dice si, Cialente no … con la cassa pubblica e online questi giochi finirebbero.
Visto che da regolamento del SIOPE:
“Accedono direttamente a tutte le informazioni presenti nella banca dati:le amministrazioni pubbliche che partecipano alla rilevazione al fine di consentire il monitoraggio ed il controllo della propria gestione, anche attraverso il confronto con la situazione contabile di altri enti, nonche’ la programmazione degli interventi sul territorio“
approfittando delle mie prerogative di consigliere comunale ho fatto richiesta di accesso al SIOPE al segretario generale del Comune dell’Aquila
L’ho fatta per “tastare il polso”, del resto il monitoraggio e il controllo della gestione del Comune è una attività propria di un consigliere, per non parlare di quella di programmazione.
La risposta del Comune è stata interlocutoria, anche per il parere della Banca d’Italia.
Per il momento nulla ma siamo determinati ad insistere fino a che non raggiungiamo l’obiettivo.
La faccenda assume rilevanza nazionale: sulla richiesta fatta all’Aquila, la prima del genere in Italia, il Fatto di oggi ci dedica un articolo di Guido Scorza Repubblica scrive sull’argomento giorni fa su Facebook c’è un gruppo di sostegno .
E’ importante che se ne inizi a parlare, una cosa del genere, mettere in condizione milioni di cittadini di accedere ai dati ed effettuare un vero controllo civico, vale 100 decreti anticorruzione.''