Nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e' attualmente in corso una specifica ricerca sull'orso coordinata dalla Direzione e dal personale tecnico e scientifico dell'ente, condotta dall' universita' di Roma La Sapienza, affiancata dall'Istituto nazionale Fauna Selvatica, dall'Ufficio Biodiversita' del Corpo Forestale dello Stato e dai piu' titolati specialisti nordamericani esperti di specifici settori d'indagine. Le stime attuali della popolazione di orso marsicano, condotte con metodologie basate su tecniche genetiche per il riconoscimento individuale dei plantigradi e sofisticate elaborazioni statistiche, indicano una popolazione di circa 50 esemplari. In questi giorni e' in corso un ulteriore affinamento delle stime attraverso un attento campionamento su tutto il Parco e la Zona di Protezione Esterna. La notizia e' stata resa nota da Giuseppe Rossi e Vittorio Ducoli, rispettivamente presidente e direttore del Parco i quali spiegano che l'ente "ha intrapreso la via della trasparenza e della oggettivita' assicurate dalla applicazione del metodo scientifico, nella convinzione che solamente i dati ricavati con metodologie scientifiche esplicite e supportate dalle migliori competenze disponibili a livello mondiale costituiscano la base delle politiche di conservazione e di confronto con tutti i gruppi di interesse. La cattura e marcatura di alcuni individui con radiocollari satellitari - aggiungono - sta permettendo di verificare, per la prima volta e in modo dettagliato, gli spostamenti degli orsi e le situazioni di conflitto con le attivita' antropiche. Cio' viene fatto con la massima cautela e attenzione, in modo da non arrecare danno agli animali e non incidere minimamente sulle loro abitudini di vita. Infine - rilevano i vertici del Parco - e' importante precisare che gli orsi ritrovati morti per varie cause, sia naturali sia antropiche, negli ultimi 10 anni sono stati 24, purtroppo non pochi ma ben meno che negli anni precedenti".
(AGI)