Salute: mal di testa, colpisce italiani almeno una volta l'anno

20 Novembre 2013   12:55  

Tutti gli italiani soffrono di mal di testa almeno una volta all'anno ma 3 italiani su 4 devono farci i conti praticamente ogni mese. Una o due volte per il 46 per cento dei connazionali, a cui si aggiunge un 27 per cento per i quali il mal di testa e' un compagno di viaggio che arriva ogni settimana. E' questo lo spaccato offerto dall'indagine Doxa Marketing Advice sul rapporto tra italiani e mal di testa.

La ricerca e' stata presentata stamane a L'Aquila al Palazzedtto dei Nobili. Condotta su un campione rappresentativo della realta' nazionale, sfata molti luoghi comuni e soprattutto disegna il vissuto di questo disturbo nell'Italia del terzo millennio.

Il mal di testa e' un fenomeno cosi' invasivo che obbliga a molte rinunce oltre l'80% dei connazionali.

Tra queste anche il sesso: 1 su 3, infatti, ha dato forfait all'intimita' per colpa del mal di testa. Ma e' solo la punta dell'iceberg.

Quasi meta' degli italiani, infatti, rinuncia alla propria vita di relazione (ad esempio, uscire con gli amici), 1 su 3 ha rinunciato ai propri hobby e passioni (sport, cinema e viaggi) e 2 su 10 hanno rinunciato ad andare al lavoro.

Perche' arriva la crisi? Tra i fattori scatenanti, sotto accusa innanzitutto lo scarso riposo (soprattutto tra chi gestisce un'attivita' in proprio), l'ansia e lo stress (principalmente tra chi e' senza lavoro), le preoccupazioni e le difficolta' economiche (in maggioranza tra le casalinghe) e gli eccessivi impegni quotidiani.

Ma per piu' della meta' degli italiani esiste anche il mal di testa da "prestazione", quello che compare quando occorre dare il massimo, a scuola o sul lavoro. E per il 34 per cento degli italiani la causa dei dolori e' da riferire anche al tempo passato davanti al computer, al lavoro o a casa.

Persino dedicarsi al social network preferito puo' causare il mal di testa. Un italiano su tre ritiene infatti che il mal di testa possa essere figlio della costante connessione in rete per chattare, condividere e scambiare messaggi con amici e colleghi.

"La ricerca mette in evidenza come il mal di testa sia uno scomodo compagno di vita per tantissimi italiani e come soprattutto, dietro le cause indicate dagli intervistati, vi sia l'attuale situazione economica - sottolinea Massimo Sumberesi, direttore generale di Doxa Marketing Advice.

"Lo scarso riposo generatore di mal di testa, soprattutto per gli imprenditori, puo' essere infatti letto anche come causa di una generale preoccupazione per l'andamento del proprio business. Anche il mal di testa dovuto ad ansia e stress, rilevato soprattutto nei disoccupati - prosegue Sumberesi - puo' essere direttamente collegato alle difficolta' derivanti dall'aver perso il lavoro o di trovarne un altro.

Peraltro un terzo degli italiani indica all'origine del proprio mal di testa proprio le preoccupazioni economiche: ad esempio le casalinghe, che si trovano a dover far quadrare il bilancio familiare". Molto spesso i connazionali non conoscono esattamente cio' di cui soffrono: quasi 4 italiani su 10 non sanno identificare il proprio mal di testa (cefalea o emicrania?). Inoltre la meta' di chi dice di soffrire dell'uno o dell'altro disturbo non ha mai avuto una corretta diagnosi da parte di un medico.

"Questo dato e' sicuramente preoccupante, soprattutto se si pensa alle persone che accusano frequentemente cefalee - spiega Gennaro Bussone, Fondatore Centro Cefalee, Irccs Istituto Neurologico C. Besta e presidente onorario Anircef (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee) -. Se Se per gli attacchi saltuari, tipici della cefalea muscolo-tensiva, si puo' infatti ricorrere all'automedicazione con gli analgesici, in caso di attacchi ricorrenti di mal di testa e' fondamentale rivolgersi al medico per una corretta diagnosi e terapia". Fondamentale e' che il dolore passi il prima possibile. Secondo l'indagine, infatti, per gli italiani oltre ad essere efficace, il rimedio farmacologico deve innanzitutto essere a rapida azione, non avere effetti collaterali e utilizzabile anche a stomaco vuoto. "In effetti - osserva Bussone - per chi soffre di mal di testa avere una soluzione rapida, efficace e sicura rappresenta il primo obiettivo. Oggi abbiamo a disposizione una formulazione del ketoprofene, analgesico raccomandato dalle Linee Guida Europee per il trattamento della cefalea muscolo-tensiva, che risponde proprio a questi obiettivi. Dati clinici hanno evidenziato, infatti, la rapidita' d'azione di questa formulazione orosolubile, il ketoprofene sale di lisina. Questo e' dovuto anche alla particolare modalita' di assorbimento da parte dell'organismo, che rende disponibile il principio attivo in pochi minuti, e che si associa ad un soddisfacente profilo di tollerabilita'". C'e' da dire, in ogni caso, che di fronte al dolore, gli italiani assumono comportamenti davvero bizzarri. In particolare si possono suddividere in 4 tipologie, che corrispondono ad altrettanti approcci. Ci sono gli "stoici", che considerano il dolore una prova da superare stringendo i denti: sono soprattutto giovani e, strano a dirsi, fanno i conti con il mal di testa abbastanza spesso.

Gli "indifferenti", ovvero chi preferisce aspettare che il dolore passi, in particolare gli uomini adulti con livello di scolarizzazione medio basso. A "soffrire" delle crisi da social network sono soprattutto gli "ego-riferiti", giovani tra i 35 e i 44 anni, che cercano l'immediata soluzione al dolore. Infine ci sono i "risoluti", in maggioranza donne, che hanno scelto di informarsi e contrastare il problema, in particolar modo perche' il mal di testa penalizza la loro qualita' di vita. Spesso hanno l'analgesico a portata di mano.


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