Salute mentale

11 Ottobre 2007   16:15  
Procedere con determinazione alla costruzione di una salute di comunità che curi il disagio mentale attraverso i servizi, la risposta ai bisogni del paziente, l´inclusione sociale e lavorativa, e sempre meno attraverso l´ospedalizzazione, l´isolamento, la contenzione farmacologica. Di questo tema si discusso nel corso del Forum regionale della salute mentale, che ha avuto luogo a L´Aquila attraverso il confronto tra istituzioni, operatori del settore, familiari e gli stessi pazienti. Una buona pratica viene proprio dall´Aquila, dove il consolidarsi di una rete socio-sanitaria, l´aumento di servizi, il coinvolgimento della cooperazione sociale e della società civile comincia a dare incoraggianti risultati, con una netta diminuzione di degenza ospedaliera e di trattamenti sanitari obbligatori. Sono stati creati una ventina di posti di lavoro, grazie al coinvolgimento delle cooperative sociali e programmi mirati di reinserimento, costruendo una rete di servizi che mettono al centro la persona e i suoi bisogni reali, ovvero la casa, lo stipendio, la gratificazione professionale e le relazioni, si sta dunque diffondendo salute. Questo modello ha ricadute nel medio lungo termine anche dal punto di vista finanziario, perchè curare attraverso una rete sociosanitaria costa meno di approcci teraputici fondati sulla degenza ospedaliera e i trattamenti sanitari obbligatori. E i risultati sono migliori. Il sistema delle microaree la cui sperimentazione, finanziata dall’Assessore della Regione Abruzzo Betty Mura, partirà a breve, non fara altro che consolidare questo modello, ma ciò presuppone un sistema di accoglienza basata sulle 12 ore 7 giorni su 7, e il potenziamento delle risorse esistenti e i servizi offerti. Il forum abruzzese, si prepara ad ospitare nel febbraio 2008 il Forum nazionale della salute mentale: un opportunità ed un riconoscimento del buon lavoro svolto.

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