Salvatore vs Di Primio, siluro del consigliere contro il sindaco: "Sapeva di D'Agostino"

Un vero e proprio show, dai risvolti anche politici, quello che si è consumato presso il tribunale di Chieti al cospetto del giudice di pace, che si è occupato della causa per presunta ingiuria intentata dal sindaco Umberto Di Primio nei confronti del consigliere PD Gabriele Salvatore.

La vicenda prese spunto dall'assise civica del 7 agosto 2013, una manciata di giorni dopo l'arresto dell'allora assessore alle Politiche della Casa Ivo D'Agostino, in cui in base ai riscontri Salvatore disse al primo cittadino "tanto prima o poi succederà qualcosa pure a te".

A tale affermazione fece seguito una querela presentata da Di Primio, finita ieri di fronte al giudice di pace. Appurata l'impossibilità di pervenire ad una riconciliazione, Salvatore è dunque passato al tentativo di dimostrare che Di Primio fosse a conoscenza della questione relativa a D'Agostino, senza però denunciarlo.

Dopo aver premesso che la sua era "una critica esclusivamente politca", Salvatore avrebbe affermato come "io ero a conoscenza che il sindaco sapeva", aggiungendo che "noi consiglieri comunali sapevamo che giravano voci sull'assessore D'Agostino".

Salvatore, tuttavia, non ha ottenuto di poter presentare in aula le carte relative all'inchiesta sull'assegnazione delle case, in particolare quelle riguardanti l'interrogatorio del sindaco.

Tra i testimoni, è intervenuto anche il presidente del consiglio comunale Marcello Michetti, che ha definito "fuori luogo" l'intervento del consigliere, confermando di averlo più volte fermato poiché argomento di disscussione del consiglio era il nuovo cimitero.

A seconda di quella che sarà la decisione del giudice, è moltoprobabile che l'esito possa avere ripercussioni non da poco sul piano politico, con le elezioni alle porte. Un'eventuale vittoria della causa, quindi, andrebbe oltre, per l'una o per l'altra parte.