San Benedetto dei Marsi

06 Luglio 2012   15:40  

 San Benedetto dei Marsi, a 678 m. s.l.m., è il comune più pianeggiante della Marsica. Situato sulle rive dell’antico lago è, dopo Avezzano il comune più abitato (15 abitanti per Kmq).
Sorta sul luogo della città di “Marruvium ” era divenuta sede vescovile già al tempo di Carlo II d’Angiò.
Dopo un lungo periodo di decadenza, nel ‘700 cominciò a riacquistare importanza, ma il vero sviluppo è abbastanza recente: coincide con il prosciugamento del Fucino.
Subì ingenti danni nel terremoto del 1915; dopo la seconda guerra mondiale si liberò dalla tutela di Pescina e divenne comune autonomo.
La cattedrale di Santa Sabina, di cui rimane in piedi solo la facciata inferiore con un bel portale e relativo frontespizio, con arco a tutto sesto, colonnine e decorazioni è il monumento più importante di San Benedetto dei Marsi.
Fu costruita intorno al sec. VI su rovine romane, la chiesa è citata da Stefano II nel 1057 e in una bolla di Pasquale II nel 1114. La chiesa, dotata di grandi beni dai Conti dei marsi, presentava un impianto trinavato con pilastri e colonne sormontate da capitelli marmorei e da matronei.
La distruzione di Marruvium nel 1361, avviò il degrado e l’abbandono dell’edificio al punto che, nel 1580, Gregorio XIII trasferì la cattedra in Santa Maria delle Grazie in Pescina.
Vi sono poi i “morroni”, vestigia dell’età romana e i ruderi di un anfiteatro. Tra le altre emergenze turistiche i resti di due mausolei detti “Macroni” forse in omaggio al condottiero marso Macrone morto durante la guerra sociale, i resti dell ’anfiteatro, le mura di cinta, gli avanzi del teatro, alcune statue di marmo a grandezza naturale raffiguranti l’imperatore Claudio e la moglie Agrippina e due altri imperatori: Traiano ed Adriano, si trovano nella reggia di Caserta e al museo Nazionale di Napoli.


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