San Domenico, l'ex carcere torna all'antico splendore
Ospiterà gli uffici di Avvocatura e Corte dei Conti
IMMAGINI ESCLUSIVE - Quattro anni di lavori costati 13 milioni di euro hanno riportato all'antico splendore la grande struttura di San Domenico, per alcuni fortezza Angioina, denominazione che tuttavia non trova concordi tutti gli studiosi.
Le porte dell'ex convento si sono aperte in esclusiva alle nostre telecamere, le prime ad entrare nell'immenso complesso, che dai prossimi mesi ospiterà gli uffici dell'avvocatura dello Stato e della Corte dei Conti, il cui anno giudiziario sarà inaugurato in questa sala domani 26 febbraio.
La decisione agli inizi del 1800 di destinare la struttura alla casa circondariale aveva portato ad un imbarbarimento degli aspetti più affascinanti, tornati ora alla luce, come il cortile del convento domenicano la cui fondazione è contestuale a quella della città ed il chiostro nato dal successivo ampliamento di epoca rinascimentale. Entrambi rimasti completamente celati dalle stutture carcerarie che negli ultimi due secoli hanno occupato l'intero complesso.
Il chiostro del Quattrocento, dal quale si apre uno splendido panorama sulla zona ovest dell'Aquila con un ingresso indipendente sarà a disposizione della città per eventi culturali.
L'intervento di restauro seguito dall'architetto Maurizio D'Antonio della direzione dei lavori che ci ha accolto, si caratterizza per un'accorta rivalutazione dell'inestimabile patrimonio emerso durante i lavori che hanno portato alla luce affreschi rinascimentali solo parzialmente conservati, sia nel chiostro che nei locali ricavati dalle vecchie celle occupate dai frati prima, dai detenuti successivamente.
Ritrovati durante l'imponente intervento di restauro anche numerosi frammenti databili fra l'XI e il XIX secolo che potrebbero riscrivere la storia della ceramica abruzzese e non solo, reperti che presto troveranno collocazione in un'area museale all'interno dello stesso complesso.
(MS)
