Il territorio abruzzese continua a riportare alla luce splendidi e preziosi tesori archeologici. Questa volta la zona interessata è quella di San Pio delle Camere, a pochi chilometri dal capoluogo abruzzese. A testimoniare che, in questo angolo dAbruzzo, il terreno nasconde e custodisce ancora molto del nostro passato e delle nostre origini e che, ovunque si scavi, si può rinvenire qualcosa che in qualche modo parla di noi.
Il reperto, trovato allinterno della tomba di una bimba, è una splendida collana in vetro azzurro, con un ciondolo, di chiara provenienza cartaginese, databile al IV secolo avanti Cristo. E la decima collana cartaginese in vetro rinvenuta nel nostro territorio. Si rafforza dunque la convinzione storica che tra il popolo dei Vestini ed i popoli dellattuale Tunisia, antica Cartagine, ci siano stati intesi e duraturi scambi commerciali.
Ancora una volta, comè ormai prassi, sono stati i lavori di scavo per ladeguamento della Statale 17 a consentire il ritrovamento, scavo gestito e finanziato dalla Sovrintendenza Archeologica dAbruzzo i cui lavori sono diretti dallarcheologo Vincenzo DErcole.
Ma ora i fondi a disposizione della Sovrintendenza sono terminati e il countdown dei lavori, che termineranno venerdì prossimo, è iniziato impietoso.
La Via dei Vestiniè ancora lunga, ma soprattutto inesplorata, e come ha affermato lo stesso DErcole, queste zone non erano abitate da poveri pastori. I ritrovamenti attuali aprono nuovi spiragli per gli studiosi e, oltre ad emozionare gli appassionati, confutano idee che sembravano ormai certe, rimodellando i tasselli dell´affascinante mosaico della storia.
Patrizia Santangelo