"Sandokan", l'ex Boss dei Casalesi, Malato e Detenuto a L'Aquila: Si è Pentito

30 Marzo 2024   12:30  

Francesco Schiavone, noto come "Sandokan", figura di spicco della criminalità organizzata dei Casalesi, si trova attualmente detenuto nel carcere di Le Costarelle a L'Aquila, seguendo un destino simile a quello del noto latitante Matteo Messina Denaro. Come il temuto boss mafioso, Schiavone è affetto da un tumore e riceve cure mediche dall'ASL.

Tuttavia, a differenza di Messina Denaro, Schiavone ha deciso di pentirsi, abbandonando il mondo criminale, un gesto che ha fatto anche due dei suoi figli, già divenuti collaboratori di giustizia. Le autorità carcerarie hanno preso misure di sicurezza simili a quelle adottate per il famigerato Denaro, al fine di garantire la sua incolumità e prevenire eventuali tentativi di fuga o rappresaglie da parte della criminalità organizzata.

Schiavone è stato incarcerato fin dal 1998 e di recente è stato trasferito a L'Aquila per ricevere cure mediche, seguendo un protocollo già sperimentato nel trattamento di Messina Denaro. Il carcere di Le Costarelle ha dimostrato di essere in grado di garantire tutte le necessarie misure di sicurezza per detenuti di tale rilevanza criminale.

Conosciuto come il fondatore della cosca dei Casalesi, Schiavone è stato responsabile di una serie di attività criminali che hanno seminato il terrore nell'area aversana negli anni '80 e '90. Il suo arresto è avvenuto dopo una lunga latitanza nel suo bunker di Casal di Principe. La sua figura, caratterizzata dai lunghi capelli e da una somiglianza con l'attore Kabir Bedi, gli valse il soprannome "Sandokan", sebbene egli stesso avesse sempre rifiutato tale appellativo. Come ricordato dall'ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, Schiavone preferiva essere identificato solo con il suo nome anagrafico, Schiavone Francesco di Nicola.


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