Sanità, Alfonso Mascitelli (Idv): "Necessaria una programmazione seria"
"La semi bocciatura del piano della Rete Residenziale e semi residenziale della nostra sanita', da parte dei ministeri competenti, non fa altro che confermare una programmazione sanitaria a spezzatino e che si va trascinando per tentativi e improvvisazioni visto che il tavolo congiunto del Ministero della Salute e di quello dell'Economia, su un tema cosi' importante, sta richiedendo chiarimenti al commissario Chiodi da oltre un anno e precisamente dall'aprile 2011".
Lo afferma in una nota il segretario regionale dell'Idv Alfonso Mascitelli. "Al tavolo romano - dice il senatore - il commissario Chiodi sta vendendo lucciole per lanterne facendo credere che sia in grado di portare a compimento in pochi mesi, entro settembre, il processo di accreditamento delle strutture sanitarie private e fa credere che la regione sia in grado di costituire una Fondazione, capace di farsi carico delle quote di spesa a carico dei pazienti disabili, che si trovano in condizioni di grave difficolta' economica.
La realta', purtroppo, sara' un'altra perche' - sostiene Mascitelli - la compartecipazione alle spese per servizi essenziali come le aree della disabilita', della salute mentale e degli anziani si otterranno facendo ricorso al prelievo forzoso delle indennita' di accompagnamento e delle pensioni di invalidita'. Bocciatura piena, inoltre, sulla delicata area della salute mentale dove ancora una volta si ricorda al commissario Chiodi, ma non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire, che la chiusura prossima degli OPG (ospedali psichiatrici giudiziari) obbliga la regione a individuare almeno quaranta posti letto dedicati ai pazienti, che non possono certo essere aree riservate in strutture pseudo carcerarie.
E bocciatura piena, infine , per l'assistenza sanitaria territoriale per i pazienti con tossicodipendenze per le carenze quantitative e qualitative delle dotazioni del personale. Il commissario Chiodi - conclude Mascitelli - farebbe bene a non perdere tempo in tour turistici e propagandistici nei presidi sanitari, ma ad impegnarsi in maniera piu' decente rispetto ai compiti e ai doveri che il Governo gli impone per la sua funzione commissariale".
