"Abbiamo deciso di inviare una lettera per un incontro immediato con il presidente del Consiglio per trovare, ci auguriamo, delle soluzioni" su sanita' e trasporto pubblico locale.
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi a margine della conferenza delle Regioni.
"Siamo preoccupati e inquieti perche' la legge di stabilita' ha disatteso le richieste delle regioni tagliando altri 600 milioni al fondo sanitario e mettendo cosi' a repentaglio i livelli essenziali di assistenza".
Il governatore ha sottolineato che non abbiamo ricevuto risposte nemmeno sul Tpl su cui chiedevano la fiscalizzazione e certezze finanziarie. Il fondo unico nazionale rischia di non garantire i servizi sul territorio".
Il rapporto evidenzia che "a contrasto delle tendenze ora descritte e coerentemente al migliorato clima sul mercato finanziario, decisamente piu' soddisfacente dovrebbe risultare la crescita della raccolta: dopo il livello negativo del 2011, nel 2012 la raccolta dovrebbe aumentare del 2,9% e in seguito crescere stabilmente su ritmi di incremento del 3%".
Per tali motivi, la previsione disegna una importante riduzione dello squilibrio tra raccolta e impieghi: nel corso del triennio di previsione il funding gap dovrebbe diminuire di 5,5 punti percentuali, collocandosi a fine periodo su di un divario di risorse pari al 9,4% del complesso degli impieghi a residenti.
Nel rapporto, si legge inoltre che "si continua nella scia di peggioramento delle condizioni di redditivita' del settore: il Return on Equity dell'attivita' bancaria sara' nel 2014 di poco superiore al 2%.
Tale risultato e' principalmente determinato dal contesto economico, sotto forma di un elevato ammontare di accantonamenti e rettifiche e di una scarsa dinamica dei volumi intermediati.
Dovrebbe rimanere stazionario, invece, il margine di interesse, interrompendo la caduta degli ultimi anni, ma presentando ancora un valore inferiore per circa 4 miliardi di Euro rispetto al dato del 2007.
A fine 2014 gli altri ricavi contribuirebbero al conto economico per quasi 6 miliardi in meno rispetto al 2007.
La salvaguardia delle condizioni di redditivita' delle banche italiane passa, dunque, inevitabilmente per una attenta e serrata politica di controllo e riduzione dei costi, che dovrebbero contrarsi ad un ritmo medio annuo dell'1,7-1,8% .
In questo caso, il cost income ratio scenderebbe al 61,2% nel 2014, livello comunque superiore ai valori pre-crisi".
immagine da ANSA