Sanità a sociale, Cgil in piazza anche a Pescara. A Chiodi si chiede di rispettare gli impegni

18 Novembre 2011   13:38  

Anche a Pescara, come nel resto d'Italia, la Cgil e' scesa in campo in occasione della giornata di mobilitazione per un servizio sanitario nazionale pubblico, universale e di qualita'. La manifestazione si e' svolta davanti all'ospedale civile di Pescara. All'iniziativa hanno partecipato anche delegazioni delle altre tre province abruzzesi e i pensionati.

"Siamo scesi in piazza - ha spiegato Angela Scottu, della segreteria regionale della Cgil - a difesa del servizio sanitario pubblico e dello stato sociale. Siamo - ha sottolineato - contro la scure che si e' abbattuta sulla sanita' e sul sociale. Le manovre del precedente Governo hanno colpito la sanita' con otto miliardi di tagli. Per quanto riguarda le politiche sociali nel 2004 i fondi erano pari ad un miliardo di euro, nel 2011 a 200milioni di euro".

Tra le richieste della Cgil Abruzzo il rispetto da parte del presidente della Regione Gianni Chiodi degli impegni presi nell'ambito dell'accordo sulla sanita' firmato il 3 agosto scorso.

La giornata di mobilitazione nazionale e' stata preceduta ieri, in Abruzzo, da alcuni presidi. "Abbiamo manifestato - ha sottolineato Gianna Paola Di Virgilio, segretario provinciale Spi-Cgil di Chieti - davanti agli ospedali di Vasto, Lanciano, Ortona e Chieti. Non abbiamo avuto problemi tranne che a Chieti: il direttore sanitario ci ha detto che non potevamo stare li'. Alla fine ci siamo spostati sulla strada principale".

Scottu e Di Virgilio hanno fatto notare che a Chieti la situazione e' particolarmente critica in quanto alcune visite possono essere programmate dal 2013, come, ad esempio, per la mammografia. "Per gli esami radiologici - ha sostenuto Angela Scottu - e' tutto pieno fino a dicembre 2012".


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