Sanità aquilana, De Matteis: si rischia frattura tra Università ed Asl

12 Aprile 2011   10:56  

"La polemica scatenata in maniera virulenta sulla presunta spoliazione dell'ospedale dell'Aquila, rischia di creare una grave frattura nei rapporti tra Universita' e Asl, di cui non sentiamo assolutamente il bisogno". Lo sostiene il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis.

"E non ne abbiamo bisogno per diversi motivi - continua De Matteis - a partire dal fatto che polemiche interne ad istituzioni aquilane, come ateneo e azienda sanitaria, rischiano solo di creare ulteriori danni. I contorni del problema, poi, appaiono confusi e trattati in modo superficiale. L'Universita' dell'Aquila, infatti, e' un patrimonio della citta' e dell'intera regione, non un nemico da abbattere. E, come l'ospedale, in questo momento ha bisogno di sostegno, professionalita' e attenzione reale".

Il Vice Presidente vicario ribadisce che la convenzione con la Asl di Teramo esiste da tempo. "Non a caso - puntualizza - i professori Crisci, Vicentini e Calvisi sono convenzionati da anni in strutture del Teramano. Il punto non e' dunque la convenzione in se', quanto la necessita' di fare chiarezza su tutta questa vicenda".

Secondo De Matteis e' fondamentale fare alcune precisazioni sul paventato depauperamento dell'ospedale 'San Salvatore'. "Per procedere a convenzionare nelle strutture del Teramano docenti universitari della facolta' di medicina dell'Aquila - spiega il Vice Presidente - e' necessario prima conoscere quanti e quali saranno le unita' operative concesse dal piano operativo, che al momento non e' stato ne' proposto, ne' approvato in sede ministeriale. Risulta dunque assai complicato supporre che un professore universitario possa diventare responsabile di un'unita' operativa complessa, senza sapere se quella stessa unita' esistera' o meno da qui alle prossime ore".

De Matteis torna anche a rimarcare la necessita' di ridiscutere la convenzione tra Asl dell'Aquila e Universita', in quanto quella in essere e' di fatto decaduta, perche' l'azienda sanitaria attuale ingloba anche la Asl Avezzano-Sulmona-Castel di Sangro. La stessa situazione che si registra a Chieti, con la soppressione della Asl Lanciano-Vasto e la creazione di un'unica azienda provinciale.

"Ci vuole dunque chiarezza - sottolinea ancora il Vice Presidente - e non vale certo come giustificazione, da parte della Asl di Teramo, l'ipotesi di un atto aziendale provvisorio, che serve ad individuare e organizzare i reparti, cioe' le unita' operative complesse. L'atto aziendale puo' essere infatti redatto solo dopo la ufficializzazione del piano operativo delle unita' complesse e delle linee guida che ne derivano. Ad oggi, tutto cio' non e' stato ancora emanato. Per essere ancora piu' chiari, e' necessario, come da tempo vado auspicando, che al di la' delle polemiche e degli scontri, giochi un ruolo fondamentale il dialogo e il confronto tra Asl e Universita'. In quest'ottica domani pomeriggio incontrero' il rettore Di Orio per affrontare il problema. Ho chiesto la partecipazione anche del direttore generale della Asl Silveri, affinche' professionalita' adeguate, sia pure in una giusta logica di concorrenza, operino nella Asl della provincia dell'Aquila aumentando i livelli di qualita' assistenziale e di eccellenza delle strutture, determinando nei fatti anche un aumento della mobilita' attiva".


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