I ministeri dell'Economia e della Salute, la Regione Abruzzo e l'AIOP si costituiranno parte civile nell'eventuale processo riguardante la vicenda "Sanitopoli" per la quale, ieri, sono stati chiesti 32 rinvii a giudizio. E alla sbarra potrebbero arrivare anche una banca e la clinica Villa Pini di Chieti.
Proprio l'AIOP (l'Associazione Italiana per l'Ospedalità Privata) era stata attaccata dall'ex Governatore Ottaviano Del Turco alcuni mesi prima che esplodesse il caso "Sanitopoli". Infatti Del Turco (per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio per truffa, corruzione, concussione, abuso d'ufficio e associazione per delinquere) aveva denunciato alla Procura della Repubblica di Pescara il presidente dell'AIOP, Luigi Pierangeli, colpevole, a suo dire, di richiedere con troppa insistenza l'accesso agli atti in materia di sanità privata. Secondo la Procura, quella denuncia era solo un atto "ritorsivo" verso chi chiedeva trasparenza nei procedimenti amministrativi. Per i magistrati, a Del Turco non piacevano tutte quelle richieste di accesso ai documenti, oltre che le richieste di verbalizzazione delle riunioni, nè il fatto che Pierangeli e gli altri componenti dell'AIOP si fossero rifiutati di essere sentiti individualmente. Pertanto la Procura di Pescara non solo ha archiviato la denuncia, ma ora la ritiene prova del sistema "Sanitopoli". A questo punto l'attesa si sposta sulle decisioni che assumerà il GUP in merito alle 32 richieste di rinvio a giudizio avanzate.
di Paolo Castignani