Sanitopoli, i PM chiedono 12 anni per Ottaviano Del Turco

La decisione dei giudici prevista per il 18 luglio

12 Giugno 2013   17:11  

Dodici anni di reclusione e interdizione dai pubblici uffici.

E' la condanna chiesta, oggi, durante la requisitoria, dai pm del Tribunale di Pescara, Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio, per l'ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco nell'ambito del processo su presunte tangenti nel mondo della sanita' abruzzese.

L'ex ministro delle finanze ed ex segretario generale aggiunto della Cgil all'epoca di Luciano Lama e' accusato di associazione per delinquere, corruzione, abuso, concussione, falso.

Ad accusare Del Turco l'ex titolare della clinica privata Villa Pini di Chieti, Vincenzo Angelini, imputato e allo stesso tempo parte offesa nel processo, che nel 2008 in sette interrogatori fiume rivelo' ai magistrati di aver pagato tangenti per un totale di circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori regionali in cambio di favori. 

Nello specifico Del Turco è accusato di aver intascato 'mazzette' per cinque milioni e 800 mila euro. Per questa vicenda fu arrestato il 14 luglio 2008 insieme ad altre nove persone, tra le quali assessori e consiglieri regionali. L' ex presidente fini' in carcere a Sulmona (L'Aquila) per 28 giorni e trascorse altri due mesi agli arresti domiciliari.

A seguito dell'arresto Del Turco il 17 luglio 2008 si dimise dalla carica di presidente della Regione e con una lettera indirizzata all'allora segretario nazionale Walter Veltroni si autosospese dal Pd, di cui era uno dei 45 saggi fondatori nonche' membro della Direzione nazionale.

Le dimissioni comportarono lo scioglimento del Consiglio regionale e il ritorno anticipato alle urne per i cittadini abruzzesi. La decisione del tribunale collegiale di Pescara e' attesa per il prossimo 18 luglio.

Prima di allora si attende, il prossimo 10 luglio l'arringa del difensore di Del Turco Giandomenico Caiazza, ripartito subito per Roma, senza attendere le richieste. "Non faccio nessun commento - ha dichiarato al Fatto Quotidiano- che non vuol dire che ‘non ho parole’, perché quello che ho da dire lo dirò nella mia arringa del 10 luglio prossimo”.

Nell’aprire le conclusioni della requisitoria finale, il pm Bellelli ha invece citato una frase dell’ex presidente della Repubblica, Sandro Pertini: “Un socialista, un Presidente, un partigiano che una volta ha affermato che il popolo italiano ha sete di onestà, che la corruzione è nemica della libertà, che non esiste una moralità pubblica e una privata e che chi ne approfitta per fare potere è un affarista”.

 Durante la requisitoria il pm Di Florio ha ripercorso anche le vicende che hanno portato al debito sanitario dell’Abruzzo sino al commissariamento. Un commissariamento, ha spiegato il pm, predisposto dal governo Berlusconi, ma la cui procedura fu avviata già con Prodi.

“L’8 maggio 2008 – ha ricordato Di Florio – l’Abruzzo riceve la diffida a causa del peggioramento dei conti della sanità, creando dunque le condizioni per l’arrivo del commissario ad acta”. Una situazione, per il pm, di cui fu responsabile la giunta Del Turco. “Loro – ha sottolineato – sono stati i responsabili, non noi. E ci devono spiegare perché per una mammografia oncologica si deve aspettare un anno e mezzo”. 

I pm hanno inoltre chiesto per l'ex patron di Villa Pini Vincenzo Maria Angelini, imputato e allo stesso tempo parte offesa, tre anni e la prescrizione per alcuni capi di imputazione e l'assoluzione da un capo di imputazione per non aver commesso il fatto; nove anni e l'interdizione per l'ex parlamentare del Pdl Sabatino Aracu; undici anni per l'ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga; nove anni e l'interdizione per l'ex segretario generale dell'ufficio di presidenza della Regione Lamberto Quarta; sei anni e l'interdizione per l'ex assessore regionale alla sanita' Bernando Mazzocca; sette anni e l'interdizione per l'ex assessore regionale alle attivita' produttive Antonio Boschetti.

Anche per Boschetti la richiesta di non doversi procedere per prescrizione relativamente ad alcuni capi. Dieci anni, invece, per l'ex capogruppo regionale del Pd Camillo Cesarone. Quattro anni e l'interdizione per Vito Domenici, ex assessore alla sanita' della giunta di centro destra.

Le altre richieste sono cinque anni e l'interdizione per Angelo Bucciarelli, ex segretario di Mazzocca; due anni e 8 mesi per Gianluca Zelli, ex amministratore Humangest; quattro anni per Francesco Di Stanislao, ex direttore dell'agenzia sanitaria regionale; dieci mesi per Fabio Del Concilio; due anni e quattro mesi e l'interdizione per Pierluigi Cosenza; assoluzione per non aver commesso il fatto per Paolo Gribaudi; due anni, l'interdizione e la prescrizione per alcuni capi di imputazione per Walter Russo; un anno e sei mesi e l'interdizione per Luciano Di Odoardo.

Per Di Odoardo e' stata chiesta anche la prescrizione. I pm hanno inoltre chiesto due anni e due mesi per Marco Penna; 8 mesi per Domenica Pacifico; un anno e otto mesi e la prescrizione relativamente ad alcuni reati per Silvio Cirone; assoluzione da un capo di imputazione e la prescrizione per un altro reato per Giacomo Obletter; un anno e sei mesi per Mario Romano; un anno e dieci mesi e l'interdizione per Sandro Pasquali; non doversi procedere per intervenuta prescrizione per Mario Tortora; due anni e l'interdizione per Giampiero Di Cesare. Per quanto riguarda la societa' Villa Pini i pm hanno chiesto una multa pari al valore di 600 quote, mentre per la Barclays una multa pari a 300 quote.


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