Sanitopoli, in aula le segretarie di Angelini. "Preparavamo mazzette di soldi..."

20 Luglio 2011   14:55  

Ultima udienza del processo Sanitopoli a Pescara prima della pausa estiva. In vista dei grossi calibri previsti per il prossimo autunno, sul banco dei testimoni tutti i dipendenti della segreteria di Angelini e le titolari della pasticceria Veronesi di Chieti Scalo.

Confermate in toto le dichiarazioni già rese agli inquirenti, in particolare, una delle due segretarie particolari dell'ex titolare di Villa Pini dal 1992, Sandra Ciufici, ha parlato delle famose mazzette che preparava personalmente, da sola o insieme all'altra segretaria già ascoltata, Katia Pace.

Si trattava di fascette che andavano dai 10 mila fino a 200 mila euro, sigillate con lo skotch o in fogli A4. I soldi venivano consegnati dal responsabile dell'ufficio contabilità di Villa Pini Giuseppe Del Grosso e sistemati nella cassaforte della segreteria, poi su indicazione di Angelini venivano prelevati e sistemati.

"Angelini non ci ha mai detto a chi doveva consegnare quei soldi - ha speicificato la Ciufici - ma a precisa domanda del Pm Di Florio se sapeva dove doveva portarli, la Ciufici ha dichiarato a Collelongo (dov'é la casa dell'ex governatore Del Turco) e Chieti Scalo, nei suoi frequenti incontri con Quarta e Cesarone.

Particolare questo che ha fatto infuriare le parti difensive perchè nella deposizione di fine luglio del 2008 la Ciufici si era limitata a dire che non conosceva il destinatario. Contestazione impropria, secondo l'accusa, perchè in quell'occasione alla teste fu chiesto solo se conosceva il destinatario e non la destinazione e che nella deposizione odierna lei non ha smentito ma ha solo aggiunto un particolare in più.

La Ciufici ha anche parlato delle frequentazioni di Cesarone in clinica, quando veniva - ha riferito la Ciufici -Angelini mi chiedeva di preparare delle buste dal vario contenuto dai 10 mila ai 15 mila euro. Entravo lasciavo la busta sul tavolo ed andavo via. Quando rientravo per riassestare la stanza la busta non c'era più. In una circostanza Cesarone venne con Antonio Boschetti e in quell'occasione mi chiese di preparare due buste con i soliti importi tra i 10 mila e i 15 mila euro.

C'é poi il particolare sullo pseudonimo utilizzato dall'ex manager della Asl di Chieti Conga, confermato, tra l'altro, anche dalle altre segretarie ascoltate. Quando chiamava Conga si qualificava con il nome "Russicon", tutte sapevano che si trattava di lui perchè riconoscevano il numero che appariva sul display del telefono.

Altro aspetto importante le buste preparate per l'autista di Angelini Dario Sciarrelli, episodi tutti confermati, in più la Ciufici ha specificato che sapeva dove l'autista portava quelle buste, perchè al suo rientro consegnava la nota spesa che confermava i viaggi a l'Aquila, Roma e Collelongo. Il rituale della preparazione delle mazzette si sarebbe intensificato tra il 2006 ed il 2007, ma la Ciufici ha ricordato anche sporadici episodi tra il 2004 ed il 2005.

Ascoltate anche le altre segretarie che non partecipavano attivamente alla preparazione delle mazzette ma tutte hanno confermato il particolare del separè posto a metà dell'ampio ufficio, che veniva spesso chiuso, un particolare questo che le portò frequentemente a chiedersi chissà quali strani movimenti avvenissero lì dentro.

Tutte hanno poi riferito delle frequentazioni in clinica di Cesarone, in particolare, ma anche di altri imputati e delle telefonate, anche queste frequenti, con i vari Quarta, Bucciarelli, Mazzocca, Di Stanislao, Conga ed un'occasione unica anche con Del Turco. E' stata poi la volta delle titolari della pasticceria Veronesi di Chieti Scalo che hanno confermato in pieno quanto già dichiarato agli inquirenti: Spesse volte Angelini s'intratteneva in pasticceria con  Quarta ed anche con Cesarone, in particolare, nell'inverno del 2007, periodo in cui, secondo l'accusa, Angelini avrebbe consegnato alcune tangenti. 


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