Sanitopoli, l'ex-governatore Pace: mai preso soldi da Angelini

La prima udienza del rito abbreviato a carico di tre imputati di Sanitopoli, tra cui l'ex governatore Giovanni Pace, si apre con l'ammissione, fatto inusuale, di telecamere e taccuini al dibattimento, su richiesta della stessa difesa. Particolare non di poco conto rispetto ad una vicenda fortemente sentita dall'opinione pubblica.

La gestione della sanità in Abruzzo dal 2000 al 2008.

Dopo di questa seguiranno altre due udienze, il 18 aprile ed il 9 maggio, data in cui dovrebbe essere emessa la sentenza. Ad aprire il dibattimento l'interrogatorio di Giovanni Pace accusato di associazione a delinquere, abuso d'ufficio e concussione consumata e tentata. Pace ha ripercorso l'intera vicenda partendo dalla delibera del 14 dicembre del 2004, quella che diede il via alla prima cartolarizzazione denominata operazione "Cartesio". Delibera che fu approvata all'unanimità dall'allora giunta in relazione ad una situazione debitoria consolidata al 31 dicembre del 2003 di circa 400 milioni a fronte di un credito dalla Stato di circa 500 milioni.

"Grazie a quella cartolarizzazione, che fu ritenuta fortemente necessaria non solo da me ma dall'allora assessore Domenici e dagli stessi esperti e funzionari - ha precisato Pace - ripianammo il debito con il pagamento di una rata annuale di 42 milioni di euro ad un tasso irrisorio del 2,45%." Rispetto, però, a quella situazione debitoria, al di là dei 257 milioni di debiti delle Asl, ce n'erano circa 124 derivanti dalle prestazioni delle cliniche private.

Alla richiesta, da parte del giudice Zaccagnini, di spiegazioni in merito a come si arrivò a definire questa cifra, Pace ha riferito che ci si é basati su registrazioni extra contabili e che comunque é stato chiesto ai manager Asl di sottoscrivere in tempi rapidi questi debiti in modo da far partire immediatamente l'operazione ritenuta estremamente vantaggiosa. Nessuna minaccia o pressione nei confronti dei manager - ha poi precisato Pace - anche nei confronti del manager della Asl de l'Aquila che si rifiutò di firmare - rimase comunque al suo posto - ha sottolineato l'ex governatore - e non é stato rimosso."

Su questo punto il Pm Di Florio ha però chiesto delucidazioni in merito alla mancata certificazione della Asl di Chieti e soprattutto al procedimento giudiziario in corso, in quegli anni, a carico di Angelini e dell'ex assessore Del Colle, per crediti non performing. Malgrado l'esistenza di questo procedimento non solo il Consiglio regionale ritenne di non costituirsi parte civile - ha precisato Di Florio - ma la Regione ha addirittura attinto dalla cartolarizzazione per pagare debiti ad Angelini, non certificati. Pace ha dichiarato di non sapere, ma se così é stato - ha aggiunto - hanno fatto male a pagare perchè la delibera diceva chiaramente che il pagamento sarebbe avvenuto soltanto in presenza di regolare certificazione."

Si é parlato poi della presunta concussione, Angelini non ha mai detto di aver dato soldi a Pace su sua precisa richiesta, li avrebbe dati a Masciarelli e Trozzi, circa 100 mila euro, ma gli unici soldi che ho ricevuto - ha precisato Pace - sono i 250 mila euro che Alleanza Nazionale mi diede per la campagna elettorale del 2005.

Non ho mai parlato con Angelini - ha detto ancora Pace - e da lui ricevetti una sola visita a casa quando, dismesso l'allora assessore alla sanità Steward, non avevo ancora nominato un nuovo assessore, in quell'occasione Angelini mi chiese come intendevo agire e in quali tempi. Durante il dibattimento si é parlato anche di altri aspetti, degli accreditamenti alla Sanatrix passati da 4 a dieci milioni di euro dopo un piano industriale redatto dall'ex genero Trozzi, da come si arrivò alla scelta di Masciarelli alla guida della Fira e da chi fu proposta l'idea della cartolarizzazione e Pace qui da una notizia - l'idea della cartolarizzazione é mia, ci pensavo già dal 2001, ma avevo pensato ad una cartolarizzazione immobiliare, che non fu possibile, mentre la cartolarizzazione vera e propria fu suggerita da Masciarelli.