Sanitopoli, nuova udienza fiume. Slitta decisione sul trasferimento

21 Giugno 2010   15:00  

Ennesima udienza fiume dell'Inchiesta Sanitopoli questa mattina in tribunale a Pescara e se c'é chi inganna l'attesa dedicandosi al burraco é fin troppo evidente che all'interno dell'aula 6 la partita che si sta giocando implica strategie ben più complesse.

Dopo le tensioni della scorsa udienza con Del Turco ed i suoi avvocati che abbandonano l'aula scandalizzati per le ormai note intercettazioni hot tirate fuori dalla pubblica accusa; questa mattina, pronti via, l'istanza dell'avvocato dell'ex governatore, Caiazza, che chiede formalmente al giudice Zaccagnini come intende ordinare i lavori visto che ad oggi non é ancora chiaro l'iter, facendo riferimento nemmeno in maniera troppo implicita alla volontà di avanzare istanza d'incompetenza territoriale. Come dire: "ha senso continuare con la normale procedura se il Gup non si é ancora espresso su questo argomento?" Dopo una sospensione di una mezzoretta circa il giudice ha deciso in sostanza di non accogliere la richiesta procedendo secondo il programma stabilito. Sull'incompetenza territoriale, che prevede lo spostamento del processo ad Avezzano, c'é ancora tempo per deliberare, secondo il Gup, applicando alla lettera il regolamento delle udienze preliminari. Legittima posizione quella di Zaccagnini già evidenziata nelle precednti sedute e sulla quale il Gup non sembra disposto a transigere. Chiarito questo é stata la volta dei Pm che hanno proseguito nella loro lunga requisitoria: il primo a parlare Bellelli, sulla vicenda della Novafin, poi é stata la volta di Di Florio che ha illustrato la complessa questione delle cartolarizzazioni, prima e seconda. Si prosegue fino alle 18.00  senza Ottaviano Del Turco che dopo il "basta me ne vado" di lunedì scorso ha preferito oggi starsene, in questo bizzarro e gelido primo giorno d'estate, nel calduccio della sua casa romana.


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