Restano in carcere l'ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco, il segretario della Presidenza Lamberto Quarta, il capogruppo del Pd Camillo Cesarone, l'ex assessore Antonio Boschetti ed i manager Gianluca Zelli e Luigi Conga. Non per volontà del Tribunale del Riesame ma dei loro stessi legali, i quali hanno ritirato i ricorsi contro le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura di Pescara.
Seduta lampo, dunque, questa mattina, della Camera di Consiglio presieduta dal magistrato Carlo Tatozzi, che ha velocemente liquidato i ricorsi, ritenendoli inammissibili viste le rinunce.
Un altro punto che getta delle ombre sulla Sanitopoli abruzzese che ha sconvolto la vita politica, e non solo, della nostra regione, dal momento che la rinuncia in extremis al Tribunale del Riesame, seguita all'avvalersi della facoltà di non rispondere di alcuni indagati, contribuisce a diffondere non poche perplessità su tutta la vicenda.
Ora, per la difesa, restano solo da intraprendere altre strade valutando magari quelle dove potrebbero avere più chance per i loro assistiti.
Il legale dell'ex assessore Antonio Boschetti presentera' al gip di Pescara, Maria Michela Di Fine, una istanza di scarcerazione per il suo assistito o, in subordine, per l'alleggerimento della misura cautelare, vale a dire gli arresti domiciliari.
Da ricordare, infine, che il Riesame si era espresso negativamente anche nei confronti dell'istanza presentata dal legale dell'ex assessore alla sanità di centrodestra Vito Domenici che, pertanto, resta ancora ai domiciliari.
Per tutti resta da attendere il 14 agosto, termine ultimo delle ordinanze di custodia cautelare, ma non è escluso che la Procura possa chiedere al Gip ulteriori giorni di detenzione per esigenze di indagini.
Prossimo appuntamento certo, dunque, a meno di sorprese alla vigilia di Ferragosto, l'incidente probatorio fissato per il prossimo 8 settembre quando il grande accusatore, Vincenzo Angelini, si troverà faccia a faccia con gli indagati.
(MS)
