Sanitopoli, rigettata l'istanza di ricusazione del Gip

01 Ottobre 2008   13:44  

La Corte d'Appello dell'Aquila ha rigettato l'istanza di ricusazione nei confronti del gip di Pescara, Maria Michela Di Fine, presentata da alcuni degli indagati nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti nella sanità abruzzese che ha portato in carcere anche l'ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco. Per i giudici della Corte d'Appello "a sostegno della dichiarazione di ricusazione non è stato speso nessun argomento dagli istanti". "Le norme in tema di incompatibilità del giudice - si legge nella motivazione anticipata da 'Il Tempo' - sono, per costante orientamento, di natura eccezionale e quindi non è consentita un'interpretazione che ne estenda l'applicazione al di là dei casi espressamente previsti". Secondo i legali degli indagati il gip era venuto a trovarsi in una posizione di incompatibilità per avere prima firmato le ordinanze di custodia cautelare e poi avere dato il via libera alla richiesta di incidente probatorio da parte della Procura per il confronto tra indagati e l'imprenditore della sanità, Vincenzo Angelini.


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