L'ultimo Festival di Sanremo non è solo stato un palcoscenico per la musica, ma si è trasformato in un'arena politica. Le critiche si sono concentrate sulla Rai e su Mara Venier, accusati di aver dato vita a una "brutta pagina" televisiva. Il Partito Democratico ha denunciato un atteggiamento censorio, definendo l'intervento dell'ad della Rai, Sergio, e di Venier come un'inopportuna interferenza nei contenuti artistici.
In particolare, l'opposizione ha condannato la lettura del comunicato da parte di Venier riguardante il caso Ghali e il suo intervento durante la performance di Dargen D'Amico sulla questione degli immigrati. I membri del Partito Democratico in commissione di Vigilanza hanno sottolineato l'importanza della libertà di espressione e la necessità di rispettarla, criticando l'ingerenza dell'ad Rai nella scelta dei contenuti artistici.
Le posizioni dell'Avvocatura dello Stato, di Di Pietro e di Orlando hanno supportato le critiche del Partito Democratico, definendo l'intervento della Rai come "ottuso" e "censorio". Sandro Ruotolo, responsabile informazione del PD, ha espresso preoccupazione per l'ingerenza dell'ad Rai nei contenuti artistici e ha sottolineato la necessità di mantenere la neutralità della televisione pubblica.
Anche il consigliere Rai, Davide Di Pietro, ha ribadito l'importanza di una maggiore equilibrio e collegialità nel trattare temi complessi come il conflitto in Medio Oriente. Ha criticato l'approccio unilaterale dell'ad Rai nel comunicato letto durante la trasmissione "Domenica In" e ha invitato alla considerazione di entrambe le prospettive.
Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso preoccupazione per la gestione della vicenda israeliano-palestinese durante il festival, definendo l'approccio della Rai "a senso unico". Ha sottolineato la necessità di equilibrio e correttezza nel trattare argomenti delicati come questo.
Le critiche si sono riversate anche sui social media, con migliaia di utenti che hanno sostenuto le posizioni di Ghali e Dargen D'Amico e condannato l'atteggiamento della Rai e di Venier. Il comunicato dell'ad Rai è stato criticato per la mancanza di riferimenti alle ragioni dei palestinesi, mentre le parole di Ghali hanno ricevuto ampio sostegno per il loro impegno per la pace.
In tutto questo dibattito, Ghali ha trovato un inaspettato sostenitore nel cardinale Ravasi, che ha condiviso il brano "Casa mia" su Twitter, dimostrando che la musica può essere un ponte per il dialogo e la comprensione anche in contesti politicamente polarizzati.