Saracinesche abbassate, città deserta

Legge sul commercio nel capoluogo

31 Marzo 2008   13:43  

Una domenica aquilana deserta e a saracinesche abbassate. Chiusi i supermercati ed anche i negozi e bar del centro. Questo perchè la legge regionale impone la chiusura in alcune domeniche dell'anno. Facoltà dei comuni è però quella di organizzare, in concerto con le associazioni di categoria, la turnazione. Il Comune dell'Aquila ha deciso lo stop per tutti, sia i negozi in centro che gli ipermercati. Risultato: i pochi turisti presenti in città hanno vagato sotto la sole in cerca di almeno un bar aperto, mentre gli aquilani che non sono stati efficacemente informati della chiusura totale, si sono ritrovati davanti i cancelli sbarrati dei supermercati. Spirito della normativa sarebbe quello di imporre uno stop alla grande distribuzione per favorire i piccoli commercianti del centro storico e rendere vive le domeniche nelle città d'arte. Ma almeno a L'Aquila sono gli stessi piccoli esercenti del centro a non voler aprire la domenica, perchè non conviene, e perchè non c'è sufficiente flusso turistico. E se i negozi restano chiusi, non si innesca l'abitudine dello shopping domenicale in centro. Un circolo vizioso che il Comune vuole spezzare a partire dall'anno prossimo, e come spiega l'assessore comunale al commercio Luigia Tarquini: una domenica resteranno aperti solo i centri commerciali, un'altra solo i negozi del centro e per attrarre clientela il Comune organizzerà eventi e momenti di animazione. Una buona idea, ma ci si poteva pensare anche prima.

FT


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