Ogni anno, il sindaco dell'Aquila invia una lettera agli studenti per augurare loro un buon anno scolastico, ma continua a dimenticare di riconoscere le condizioni critiche in cui molti di loro sono costretti a studiare.
Così scrive in una nota alla stampa il PD aquilano e continua:
Come ogni settembre, il sindaco dell'Aquila ha inviato la consueta lettera di augurio per l'inizio del nuovo anno scolastico alle studentesse e agli studenti della città. Tuttavia, per il settimo anno consecutivo, ha omesso di chiedere scusa a quei ragazzi che, anche quest'anno, dovranno frequentare i Musp (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio) costruiti nel 2009, strutture che avrebbero dovuto essere temporanee, con una durata massima di cinque anni.
Sono oltre quattromila i giovani aquilani che, finora, non hanno mai messo piede in una scuola tradizionale. Questi ragazzi sono stati costretti a studiare in spazi ristretti e privi delle necessarie infrastrutture, senza palestre, mense, aule di informatica e luoghi di socializzazione. Un’intera generazione ha visto svanire la possibilità di crescere in ambienti scolastici adeguati, come invece avrebbero meritato.
Il sindaco avrebbe dovuto rivolgere delle scuse sincere a tutti gli studenti e le loro famiglie, vittime di promesse non mantenute dalla sua amministrazione. Quando venne eletto sette anni fa, il primo cittadino assicurò soluzioni immediate. Nonostante i milioni di euro disponibili e le procedure agevolate introdotte per accelerare i lavori, i progressi sono stati nulli. Come sottolineato dai comitati civici, ci troviamo ancora all'anno zero.
Al momento, non esiste un piano di edilizia scolastica che delinei chiaramente dove e come saranno ricostruite le scuole. Non abbiamo un cronoprogramma dettagliato degli interventi previsti, e quelli annunciati sono gravemente in ritardo.
Il sindaco avrebbe dovuto scusarsi anche con le famiglie che hanno scelto di investire nella rinascita del centro storico, solo per scoprire che le scuole per i loro figli non verranno ricostruite nel cuore della città. Il motivo di questa scelta non è mai stato spiegato.
Le scuse sarebbero dovute arrivare anche alle cittadine e ai cittadini delle frazioni, privati dei servizi essenziali che erano stati promessi come parte dello sviluppo urbanistico, legato alla ricostruzione degli edifici scolastici, visti come pilastri fondamentali della comunità.
Come Partito Democratico, chiediamo scuole sicure e moderne, diffuse su tutto il territorio, inclusi il centro storico, in linea con un principio di prossimità. Discuteremo di questi temi durante la nostra assemblea degli iscritti, prevista per martedì 17 settembre alle ore 18 in via Paganica. L'incontro sarà aperto anche a elettori e simpatizzanti.
La nostra città non può più essere trascurata e mortificata. Siamo determinati a costruire un’alternativa e a mandare a casa questa destra incapace e arrogante. È tempo di riprenderci il nostro futuro.