Commissione Bilancio del Consiglio regionale d'Abruzzo in subbuglio: discussione sull'aumento dell'addizionale Irpef per sanare il deficit sanitario.
Nella giornata del 27 marzo 2025, la Commissione Bilancio del Consiglio regionale d'Abruzzo si è riunita all'Aquila per esaminare il provvedimento proposto dalla Giunta regionale guidata dal presidente Marco Marsilio, volto ad aumentare l'addizionale Irpef. Questa misura è stata suggerita come soluzione per coprire il buco finanziario nel settore sanitario per l''anno 2024.
La proposta prevede l'introduzione di scaglioni di reddito per l'addizionale Irpef, interessando i cittadini con un reddito superiore a 28.000 euro, con scaglioni fino a 50.000 euro e oltre. Si stima che questa riforma possa generare un gettito aggiuntivo di circa 44 milioni di euro, destinati a coprire il disavanzo nel settore sanitario.
Tuttavia, la discussione in commissione è stata caratterizzata da tensioni politiche. I membri delle opposizioni di centrosinistra hanno manifestato il loro dissenso nei confronti della proposta, esponendo cartelli con la scritta "Dimissioni". Questa richiesta era rivolta al presidente Marsilio e agli assessori Nicoletta Verì (Salute) e Mario Quaglieri (Bilancio), accusati di una gestione inefficace delle risorse sanitarie.
La seduta è stata infine rinviata al 31 marzo alle ore 10:00, con l'intenzione di proseguire l'esame del provvedimento. Successivamente, il progetto di legge sarà discusso in Aula durante la seduta del 3 aprile.
L'Assessore Verì ha giustificato l'aumento dell'addizionale Irpef attribuendo la causa principale all'incremento dei costi del personale sanitario, che nel 2024 hanno raggiunto 941 milioni di euro, con un aumento di circa 43 milioni rispetto all'anno precedente. Ha inoltre sottolineato che il disavanzo non è imputabile a una cattiva gestione, ma a fattori esterni come l'aumento dei costi energetici e ai tagli nei trasferimenti statali.
Le opposizioni, tuttavia, hanno respinto queste spiegazioni, accusando la Giunta regionale di scarsa trasparenza e di non aver affrontato adeguatamente le criticità del sistema sanitario. Hanno evidenziato come l'aumento delle tasse non sia giustificato da un miglioramento dei servizi e hanno chiesto un'inversione di rotta nelle politiche sanitarie e fiscali della regione.
Questo scontro politico evidenzia le difficoltà della Giunta Marsilio nel gestire le risorse destinate al settore sanitario e solleva interrogativi sulla sostenibilità delle politiche fiscali adottate. La crescente pressione fiscale rischia di avere ripercussioni negative sull'economia regionale e sul benessere dei cittadini abruzzesi.
In conclusione, la vicenda sottolinea la necessità di un approccio più efficace e trasparente nella gestione delle risorse pubbliche, specialmente in un settore cruciale come la sanità, per evitare ulteriori conflitti politici e garantire servizi adeguati ai cittadini.