Trasporti, settore automobilistico e sanità al centro di scioperi e manifestazioni, con presidi e cortei a difesa dei diritti dei lavoratori e dei cittadini.
In Abruzzo, venerdì 8 e sabato 9 novembre saranno due giorni cruciali di mobilitazioni nei settori del trasporto pubblico, industria automobilistica e sanità pubblica. I sindacati scendono in campo contro le politiche aziendali e le decisioni regionali considerate inadeguate.
Sciopero nazionale dei trasporti. Dalla mezzanotte di venerdì, bus e treni locali si fermeranno per 24 ore. La protesta è stata indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna per sollecitare il rinnovo del contratto e miglioramenti in materia di sicurezza e programmazione. In Abruzzo aderiranno le aziende come Tua, che copre il 70% del trasporto pubblico locale, e altre realtà del territorio. Tua ha comunicato sul suo sito che durante lo sciopero sarà garantito solo il 30% dei servizi. Tuttavia, lo stop non coinvolgerà il personale ferroviario, quindi i treni Trenitalia e Italo opereranno regolarmente.
Protesta nel settore automobilistico. Sempre l'8 novembre, sciopero di 8 ore per turno alla fabbrica Stellantis di Atessa. Il presidio, organizzato dai sindacati Slai Cobas Chieti e Usb Lp Abruzzo-Molise, è previsto dalle 11 alle 15 davanti ai cancelli dello stabilimento. Le organizzazioni sindacali accusano Stellantis di contribuire alla crisi del settore e di possibili chiusure e ridimensionamenti, con un rischio per lo stabilimento di Atessa. La Gigafactory di Termoli viene citata come esempio di politiche ambigue del gruppo, che sembra favorire gli stabilimenti in Polonia e Francia per la produzione di veicoli ad idrogeno.
Sanità e pensionati. Sabato 9 novembre, invece, spazio alle proteste per la sanità. I pensionati manifesteranno a Pescara contro una legge regionale di bilancio ritenuta insufficiente a rispondere ai bisogni di anziani e fragili. Cgil, Cisl e Uil evidenziano come 120mila persone in Abruzzo non riescano più a ricevere cure adeguate. La regione è all'ultimo posto per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza. La manifestazione inizierà alle 9:30 in piazza Ovidio, con un corteo che raggiungerà l’assessorato alla Sanità e comizi finali in piazza Unione.
Le giornate di scioperi si inseriscono in un contesto di crescenti tensioni tra lavoratori e istituzioni, in cui i sindacati richiedono interventi più incisivi e politiche che tutelino il lavoro e il benessere dei cittadini.