Sciopero Cgil, quaranta pullman in partenza dall'Abruzzo

Alla volta di Roma

11 Febbraio 2009   18:50  

Saranno 40 i pullman che partiranno dall'Abruzzo dopodomani alla volta di Roma per partecipare alla manifestazione promossa dalla Cgil nell'ambito dello sciopero nazionale dei settori metalmeccanico e funzione pubblica. A ribadire i motivi della protesta sono stati questa mattina i rappresentanti abruzzesi del sindacato che se la sono presa con il governo nazionale, che non si occuperebbe della crisi, e hanno chiesto l'intervento della Regione Abruzzo, dicendo che non si puo' stare a guardare piu' di tanto. Inoltre hanno contestato l'atteggiamento delle aziende che non si sono caricate a sufficienza le responsabilita' della crisi. Nicola Di Matteo, segretario regionale della Fiom Cgil, ha sottolineato che 'i numeri della crisi sono mostruosi, in Abruzzo' e si rischia 'di tornare indietro di quarant'anni'. Il settore metalmeccanico, ha detto, conta 25mila persone in cassa integrazione guadagni, la Sevel ha tagliato 400 unita', la Honda ha annunciato di realizzare 60mila motociclette in meno nel prossimo anno fiscale e la Atr sta fallendo. 'Il neo-governatore Gianni Chiodi - ha aggiunto Di Matteo - deve fare in fretta perche' l'Abruzzo di una volta non ci sara' piu'. E io non sento certo la mancanza dell'ex presidente della Regione, Del Turco'. Gianni Di Cesare, segretario regionale del sindacato, ha messo in evidenza che ormai i precari sono in tutti i settori, compresa la scuola (che a settembre avra' 1500 addetti in meno), e che la cassa integrazione colpisce fortemente i lavoratori interessati, ai quali viene ridotto lo stipendio. E poi, in alcuni settori legati alla pubblica amministrazione, dall'edilizia al sociale, la crisi si fa sentire in modo pesante, visto che gli stipendi non vengono pagati. Di fronte a questa situazione la richiesta della Cgil e' di studiare misure per 'redistribuire il reddito e estendere gli ammortizzatori sociali'. Di Cesare ha anche lanciato un appello alla Regione affinche' si dia da fare per 'spendere i fondi europei e aprire una discussione immediata sul bilancio dell'ente'. Carmine Ranieri, segretario regionale della Cgil funzione pubblica, ha parlato, tra l'altro, della necessita' di provvedere alla stabilizzazione dei precari.


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