Sciopero alla LFoundry, centinaia di posti a rischio: proteste e convocazioni

31 Ottobre 2024   17:46  

Sindacati e Comune in prima linea contro la riduzione di personale e demansionamenti previsti entro gennaio 2024: mobilitazione fino a metà novembre.

È iniziata una lunga serie di scioperi alla LFoundry di Avezzano: da oggi e fino all’11 novembre, i dipendenti si asterranno dal lavoro per protestare contro l’imminente cessazione di circa 100 contratti interinali e il cambio di mansione per 80 lavoratori che, pur non direttamente impiegati nella produzione, verranno assegnati alla clean room per esigenze aziendali. La decisione, comunicata recentemente dalla direzione, ha suscitato preoccupazioni per la stabilità dell’occupazione e per l'impatto sulla comunità locale, già provata da una lunga crisi economica.

Le modalità di astensione sono state definite in dettaglio dai sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm: saranno previsti blocchi di un’ora in giorni e fasce orarie specifiche, fino a una mobilitazione continua nelle giornate del 7 e 11 novembre. Il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, affiancato dall’assessore Alessandro Pierleoni, si è schierato con i lavoratori. Mercoledì prossimo, infatti, verrà indetta una riunione straordinaria in Consiglio comunale, mentre per il 25 novembre è attesa una discussione con le parti interessate a Pescara, su iniziativa dell’assessore regionale Tiziana Magnacca.

Nell’incontro ministeriale tenutosi mercoledì, l’amministratore delegato di LFoundry, Marcello D’Antiochia, ha presentato un piano di formazione per i bienni 2025-2026 e un pacchetto di misure che comprendono l’adeguamento alle maggiorazioni previste dal contratto nazionale per i turnisti. Tuttavia, queste novità sembrano non aver soddisfatto i rappresentanti sindacali, che lamentano una “totale mancanza di rispetto verso chi, anche in condizioni di lavoro flessibile, ha contribuito alla continuità della produzione.” Secondo le sigle sindacali, questa crisi non riguarda solo i lavoratori coinvolti ma coinvolge anche il tessuto sociale ed economico marsicano, con il rischio di aumentare la disoccupazione e ridurre ulteriormente il reddito di molte famiglie.

La vertenza della LFoundry, realtà industriale di proprietà cinese, appare così destinata a protrarsi con manifestazioni e assemblee dei lavoratori, che si terranno a più riprese fino alla metà di novembre.


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