Sciopero dei medici: il 22 luglio 4 ore di sciopero contro proroga blocco contratto

19 Luglio 2013   14:43  

La decisione del Governo di prorogare il blocco del contratto dei medici, fermo al 2009, e' "scellerata" ed e' una delle principali ragioni che hanno spinto medici, operatori sanitari, veterinari, dirigenti e personale amministrativo a proclamare lo sciopero di quattro ore, all'inizio di ogni turno, per il prossimo lunedi' 22 luglio.
A spiegare le ragioni della protesta sono stati i rappresentanti delle sigle sindacali che aderiranno allo sciopero, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la sede dell'Enpam.

 I 115mila medici e veterinari e i 20mila dirigenti e amministrativi incroceranno le braccia per difendere il sistema sanitario pubblico e privato, per chiedere la stabilizzazione dei precari e l'occupazione dei giovani, per la riforma della formazione medica pre e post laurea, per una legge specifica sulla responsabilita' professionale, per il diritto a contratti e convenzioni e il ripristino delle prerogative sindacali, per usiate a di emergenza-urgenza efficace, dignitoso e sicuro, per la definizione di livelli essenziali organizzativi e per una progressione di carriera sottratta alla politica e ai tagli lineari.

"L'incontro di ieri con il ministro - ha spiegato Costantino Troise, segretario di Anaao-Assomed - non ha cambiato la sostanza e ci ha portato a dover confermare lo sciopero. Ci dispiace per i disagi che creeremo ai cittadini ma non sempre le forme di protesta si possono scegliere.
A chi ci chiede le ragioni dello sciopero - ha proseguito - suggerisco di fare un giro nei pronto soccorso, trasformati sempre piu' in reparti di degenza, inappropriati, con posti barelle o scrivania o solo in piedi e con personale precario di lungo corso. Oppure - ha aggiunto Troise - nei reparti ospedalieri, con dotazioni di personale ormai ridotte al lumicino o nei tribunali".

Il segretario di Anaao ha tenuto a ricordare, come ha gia' fatto ieri con il ministro Lorenzin, che il contratto nazionale, fermo dal 2009, "non rappresenta solo un incremento ma uno strumento di rinnovamento e sarebbe per altro senza ulteriori oneri per la finanza pubblica.
Chiediamo anche che il blocco istituito da Tremonti termini al 31 dicembre 2013". 
 Troise ha quindi riferito di aver chiesto al ministro, insieme a tutte le altre sigle sindacali "di approfittare dell'occasione del rinnovo contemporaneo della convenzione e del contratto per guardare al futuro di tutta la sanita'.

Questo sciopero - ha sottolineato - e' stato proclamato per dare un ulteriore segnale di allarme, anche di alto valore simbolico, sullo stato della sanita' pubblica che sta morendo a causa del definanziamento. Quello che vorremmo e' che tutti si rendessero conto che siamo vicini al tracollo dell'intero sistema di welfare, nel quale la sanita' rischia di essere il capro espiatorio.
Lo sciopero - ha annunciato - e' solo il primo atto di una protesta che a settembre si inasprira' se - ha concluso - non avremo risposte".


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