Scontro a Sulmona: sei attivisti denunciati per protesta contro la centrale Snam

12 Maggio 2025   17:08  

Il 17 aprile scorso, sei membri del comitato No Snam hanno organizzato un sit-in davanti al cantiere della centrale di compressione del gas naturale in località Case Pente, a Sulmona, violando il divieto imposto dal questore dell'Aquila, Fabrizio Mancini. Il provvedimento prescriveva che la manifestazione si tenesse a distanza dall'ingresso del cantiere, per non ostacolare le operazioni in corso. La violazione ha portato alla denuncia degli attivisti alla Procura della Repubblica di Sulmona, ai sensi dell'articolo 18 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza del 1931, che prevede sanzioni fino a un anno di reclusione.

Gli attivisti coinvolti sono Mario Pizzola, Daniela Frittella, Lorenzo Pagliaro, Alba Silvani, Emilio Secchiatti e Giorgia Vitullo, appartenenti al coordinamento "Per il Clima, Fuori dal Fossile". Essi sostengono che la loro azione sia stata una forma di disobbedienza civile nonviolenta, mirata a denunciare presunte irregolarità nella realizzazione dell'opera. In particolare, affermano che la Snam avrebbe avviato i lavori senza adempiere a tutte le prescrizioni previste dal Decreto VIA del 7 marzo 2011 e che l'autorizzazione a costruire sarebbe decaduta.

Il progetto contestato prevede la costruzione di una centrale di compressione a supporto del gasdotto "Rete Adriatica", infrastruttura che, secondo gli attivisti, comporterebbe impatti negativi sull'ambiente e sul clima. Essi sottolineano che, nonostante la presentazione di esposti alla Procura di Sulmona negli ultimi due anni, non sono stati adottati provvedimenti concreti.


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